- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
interviste
di Alessandro Brunetti
Un solo anno con la maglia granata, ma tifoso del Toro da sempre. Enrico Fantini ha solo bei ricordi della stagione sotto la Mole, culminata con in 65 mila del Delle Alpi: “Fu...
di Alessandro Brunetti
Un solo anno con la maglia granata, ma tifoso del Toro da sempre. Enrico Fantini ha solo bei ricordi della stagione sotto la Mole, culminata con in 65 mila del Delle Alpi: “Fu un campionato incredibile, al solo pensiero di quello stadio mi vengono i brividi”. Ma Fantini ha disputato tre stagioni anche a Modena, che sabato aspetta la squadra di Ventura nel catino del Braglia.Allora Enrico, che partita ti aspetti di vedere sabato?“Mi aspetto una partita dominata dal Torino. Ho un grande rispetto per Modena, ma sono tifoso granata e se il Toro si ripeterà ai suoi soliti livelli potrà portare a casa i tre punti”.Facciamo un passo indietro, precisamente a ieri. Che idea ti sei fatto di Padova-Torino?“Il Torino si è dovuto arrendere alla decisione della Lega e bisogna rispettare quanto ha sentenziato. Però non so quanto possa essere veritiera una partita del genere. Comunque il Toro deve rimanere tranquillo, perché è uno squadrone e ce la farà ad arrivare al vertice nonostante tutto”.Parliamo del Modena. Ti aspettavi una stagione così deludente?“Sì, mi aspettavo un campionato sofferto. Anche quando c’ero io (2007/2008 e 2008/2009 ndr) le idee non erano chiarissime. C’erano già segnali poco chiari da parte della società. E’difficile fare bene quando le cose a livello societario non vanno bene”.Che cosa le rimane dell’esperienza con i canarini?“Poco, perché ho avuto un problema al ginocchio e il campo l’ho visto poco. E’ stata una grossa delusione. E’ anche vero, però, che nel 2001 ho conquistato una promozione con De Biasi, quella è stata una bella parentesi”.De Biasi che si appresta a vivere una nuova esperienza alla guida della nazionale albanese..“Ah sì? Ne vengo a conoscenza solo adesso. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per questa nuova avventura, perché merita tutto il bene del mondo”.Torniamo al Toro e alla città di Torino. Si respira un rinnovato entusiasmo..“Devo dire che io sono stato un buon profeta. Il giorno dopo che era stato ingaggiato Ventura, ero sicuro che il Toro avrebbe fatto bene. Devo anche fare un plauso ai tifosi del Toro, che hanno saputo aspettare i tentennamenti dell’inizio e capito il nuovo gioco di Ventura”.Quale squadra deve temere in particolare il Torino? Il Verona si è rifatto sotto con 8 vittorie consecutive..“Sì, il Verona sta facendo bene, ma forse non è ancora matura. Prima vedevo bene il Padova, anche se ultimamente ha perso un po’ di colpi e il Toro se n’è approfittato. Ma in sostanza il Toro non deve aver paura di nessuno”.C’è qualche giocatore che ti ha impressionato in particolare?“Mi ha impressionato Iori e poi Ogbonna. Quando giocavo al Toro ero solo un ragazzino, ma si vedeva che aveva qualità devastanti”.Parliamo della tua esperienza al Cuneo, la squadra della tua città natìa. Dopo la promozione in Seconda Divisione, siete quarti a due punti dalla seconda. Dove volete arrivare?“La società ci ha chiesto una salvezza tranquilla, ma personalmente spero di vincere il campionato e regalare il traguardo storico della C1 al Cuneo. Stiamo facendo un grande campionato e con Varricchio formiamo una grande coppia d’attacco”.
(foto di M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA