
In esclusiva torna a parlare su Toro News Ivan Franceschini, ex difensore granata, attento osservatore esterno del mondo Toro. Con lui in questa pausa per le Nazionali conduciamo un’analisi sulla fase difensiva.
Esclusiva
In esclusiva torna a parlare su Toro News Ivan Franceschini, ex difensore granata, attento osservatore esterno del mondo Toro. Con lui in questa pausa per le Nazionali conduciamo un’analisi sulla fase difensiva.
Buongiorno Ivan. Un Toro in crescita, anche dal punto di vista difensivo. Il suo giudizio?“Campionato in ripresa da parte del Torino dopo un periodo di grave difficoltà. Non si fanno a caso 10 punti in quattro partite. Le tre vittorie con Milan, Monza ed Empoli sono state importanti. Non bisogna dimenticare che a un certo punto anche Vanoli era stato messo in discussione da qualcuno. Per il valore della rosa il Torino sta facendo un campionato in linea con le aspettative. I granata non subiscono tanti gol, sono equilibrati. Il primo anno in Serie A da primo di Vanoli sta andando molto bene, sta svolgendo un ottimo lavoro. Peccato aver avuto quella flessione autunnale perché altrimenti si poteva lottare per qualcosa in più”.
Cosa cambia, da ex difensore, difendere a quattro anziché a tre? “Cambia un po’ tutto il modo di difendere e poi di contrattaccare. Le due fasi sono strettamente connesse. In fase di non possesso il Torino di oggi è completamente diverso dal Toro di Juric. Non gioca più a uomo, gioca da reparto. La proposta è completamente differente, siamo molto distanti dal modello di Gasperini. Vanoli non segue la linea del tecnico dell’Atalanta. Il bello del calcio è che si possono battere direzioni alquanto differenti. Grazie a Dio non c’è una formula vincente che funziona per tutto e tutti. L’allenatore intelligente è quello che riesce a sfruttare al meglio il materiale umano che ha a disposizione. A volte ci vuole un po’ di tempo per analizzare il valore della rosa e per inculcare la propria idea a un gruppo”.
Valutazione sulla stagione di Maripan?“Sta facendo bene. È proprio un difensore da Toro, da vecchio Toro: è sempre concentrato, sempre sul pezzo. Incarna lo spirito, ha sempre la maglietta sudata. È bello cattivo agonisticamente. È una bella sorpresa per il Toro. Non era facile per lui e Coco sopperire alle mancanze di Buongiorno, Rodriguez, Djidji. Il Toro negli ultimi anni ha avuto ottimi difensori, penso anche a Bremer e a Schuurs. Maripan sta facendo un bel campionato, così come Coco. Per quest’ultimo non bisogna dimenticarsi che era il debutto in Serie A e che ha dovuto imparare la lingua e le regole non scritte del nostro calcio. È sempre facile giudicare ma bisogna concedere sempre un po’ di adattamento. Alcuni hanno bisogno di un po’ più di tempo per calarsi al meglio”.
Ripartirebbe da Coco e Maripan per la prossima stagione?“Possono essere due ottime basi per il prossimo campionato. Si stanno completando bene”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA