"Tra i giocatori di proprietà del Torino che sono in prestito altrove, Jacopo Segre è colui che più si sta facendo notare. Il 23enne centrocampista è in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto al Chievo e quest'anno si sta affermando come un titolare (23 presenze, 2 reti e 3 assist) in una società importante come quella scaligera, che sta lottando per tornare subito in Serie A. Ai microfoni di Toro News, Segre fa un bilancio parziale della sua avventura quando manca poco al rush finale, consapevole che al Torino è ora arrivato l'allenatore che lo lanciò in Primavera nella stagione 2015/2016.
interviste
Jacopo Segre: “Longo mi ha svoltato la carriera. Ha le capacità che servono al Toro”
Esclusiva TN / Il centrocampista di proprietà del Torino in prestito al Chievo: "Spero che il mister possa rimanere in granata anche la prossima stagione"
Jacopo, per lei è il campionato dell'affermazione?
"Credo che ci sia sempre da migliorare ed è quello il mio obiettivo. Sicuramente sto vivendo un buon campionato, ma mancano ancora tante partite. Negli scorsi giorni ho letto notizie sull'interessamento di alcune società di Serie A, ma ad oggi penso solo alla maglia giallo-blù del Chievo e a lottare coi miei compagni partita dopo partita".
In cosa la sta facendo crescere questa annata al Chievo?
"E' un gruppo di alto livello, con calciatori importanti che hanno stagioni di Serie A alle spalle come Cesar, Meggiorini, Giaccherini, Obi. E' gente che ti fa stare sempre sul pezzo. Io so che devo ascoltarli in silenzio e pedalare. Ma sono soddisfatto perchè squadra e società mi fanno sentire al centro di una realtà importante come quella del Chievo".
Parliamo di obiettivi: quelli del presente, innanzitutto.
"Pensiamo a una partita alla volta: credo che possiamo ancora puntare al secondo posto che porterebbe direttamente in Serie A, diversamente dobbiamo almeno rimanere in zona playoff. Là davanti c'è il Benevento che da inizio anno è in fuga, stanno facendo un grandissimo campionato: complimenti a loro".
E quelli del futuro?
"Per il prossimo anno il mio obiettivo è quello di giocare in Serie A. Intanto voglio arrivarci col Chievo, poi so bene che il mio cartellino è in mano a una società importantissima come il Torino, a cui sono grato per la grande fiducia concessami con il rinnovo del contratto la scorsa estate. Per ora penso a lavorare con mister Marcolini e a migliorarmi: il lavoro su se stessi permette di arrivare a grandi risultati. Per il resto, tra qualche mese sarà il mio procuratore Pagliari, insieme al Chievo e al Torino, a vagliare quale può essere la soluzione ideale per me".
Come ha accolto la notizia dell'arrivo di Moreno Longo al Torino? Lui è stato il suo mentore ai tempi della Primavera granata.
"Longo è probabilmente l'allenatore che mi ha svoltato la carriera; mi ha mostrato la via per diventare professionista, facendomi capire su quali caratteristiche avrei dovuto puntare per fare strada. E' una persona incredibile e sono soddisfatto che sia arrivato al Torino. Ha una grande applicazione nel lavoro e ha un carattere che si sposa pienamente con lo spirito granata".
Siete rimasti in contatto anche dopo l'annata trascorsa insieme quattro anni fa?
"Assolutamente sì, mi ha sempre seguito, facendomi i complimenti dopo alcune buone partite fatte. Siamo sempre stati in contatto. So che la situazione che sta vivendo il Torino purtroppo non è facile ma lui ha le capacità e i mezzi per far rinascere la squadra, che resta un gruppo di qualità. Gli auguro il meglio e spero convinca la società a puntare su di lui anche per il futuro".
Si ringrazia l'ufficio stampa del Chievo Verona per cortesia e disponibilità dimostrate
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