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Esclusiva

Jimmy Ghione a TN: “Due anni fa Casadei non sarebbe mai venuto al Torino”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
In esclusiva le parole dello storico inviato di Striscia la notizia, programma di culto di Canale 5, che è un grande tifoso granata

Torna a parlare in esclusiva su Toro News Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la notizia, programma di culto di Canale 5. Ghione, come un po’ tutti hanno imparato a sapere è un grande tifoso granata e non si tira mai indietro quando c’è da parlare di Toro.

Buongiorno Jimmy. Cosa è cambiato nel Torino degli ultimi mesi?“Devo dire che gli ingressi di Casadei e di Elmas hanno dato una grande svolta dopo che le prospettive del Torino erano notevolmente cambiare con l’infortunio di Zapata. E poi Vanja si è confermato su alti livelli. L’avrei mai detto? Penso che i mezzi fisici li avesse tutti fin dal primo giorno, quindi mi sorprende solo fino a un certo punto. Aggiungo che anche Ricci si è preso il ruolo di leader in questo 2025”.

E dove colloca Vanoli nella crescita delle ultime giornate? “Sul podio perché è risultato davvero importante. Ha una grande tenacia nel lavoro. Lo conosco personalmente, si merita tutto questo perché è una persona che sa trasmettere tranquillità a chi lo circonda”. 

Il mercato di gennaio sopperisce un mercato estivo un po’ sottotono?“Siamo intervenuti dove serviva piazzando due grandissimi colpi. Con Zapata avremmo almeno 5-6 gol in più e di conseguenza avremmo qualche punto in più e ci troveremmo a ridosso dell’Europa. In estate per scelte societarie abbiamo perso Bellanova e Buongiorno, poi per sfortuna abbiamo perso un centravanti ambito da tante squadre in Italia e in Europa. In ogni reparto abbiamo perso qualcosa di importante. In estate non siamo intervenuti nel modo giusto, a gennaio abbiamo rimediato. E poi tra gli altri fatti negativi non possiamo dimenticarci Schuurs. In tutto questo i tifosi ci sono sempre stati: direi che questo va rimarcato. Il Toro ha davvero il suo dodicesimo uomo. Noi possiamo essere traditi da tanti giocatori e allenatori, ma mai dai tifosi che sono i più pazienti del mondo”.

Cosa auspica dai prossimi mesi del Toro? “Auspico un mercato a quanto compete al Torino. Mi piacerebbe essere all’altezza di Bologna e Fiorentina, invece non ci riusciamo ancora. Noi dovremmo essere i primi della seconda fascia, i primi alle spalle di Inter, Milan, Juventus, Napoli, Roma e Lazio. Essere appena dietro a queste permetterebbe al Toro di essere davvero ambito. Ciò non è capitato negli ultimi anni tanto che in molti hanno preferito altri lidi piuttosto che quello granata”.

Casadei è un’eccezione? “Spero di no. Casadei lo vedo come un segnale che il vento sta cambiando. Vuol dire che un’inversione sta avvenendo. Due anni fa Casadei non sarebbe mai venuto al Torino, lo scorso gennaio l’ha fatto preferendolo alla Lazio”.