interviste

Keya Sakamoto un samurai granata

Ermanno Eandi

Keya Sakamoto arriva da Tokio, ha gli occhi a mandorla, ti guarda con l’immancabile sorriso enigmatico dei nipponici. Ha i capelli neri a caschetto e la macchina fotografica, fino a qui tutto ok, è come gli altri....

Keya Sakamoto arriva da Tokio, ha gli occhi a mandorla, ti guarda con l’immancabile sorriso enigmatico dei nipponici. Ha i capelli neri a caschetto e la macchina fotografica, fino a qui tutto ok, è come gli altri. Però Keya quando viene in Italia, non lo trovi davanti ai monumenti con gli altri connazionali in viaggio organizzato, ma all’”Olimpico” o alla Sisport perché lui è del Toro. Lo segue sempre, si è recato due anni fa anche a Messina, va in Maratona è come tutti gli altri tifosi, solo che vive un po’ più lontano. Dopo tanto tempo lo incontro a Cumiana per l’amichevole.Keya come mai tifa Toro?Un giorno mio padre stava leggendo un libro sulla storia del Toro, io ero piccolo, mio padre mi spiegò la storia del Grande Torino e io m’innamorai di questa squadra e della sua leggenda. Poi la seguii da vicino, mi infervorai per Lentini, Silenzi, Ferrante.Come si vive a Tokio da tifoso granata?È molto difficile, è come essere un pinguino all’equatore. A Tokio ci sono dei tifosi di squadre italiane ma sono quasi tutti bianconeri. Nei mondiali stravedevano per Del Piero, io ero dispiaciuto perché non c’era nessuno del Toro in nazionale. Poco distante da casa mia hanno aperto un Juventus store, io ovviamente, se posso, non transito in quella via.Riesce a vedere il Toro in Giappone?Sì, lo guardo sulla pay Tv giapponese, la rete si chiama Calcio Fan. Posso vederlo sempre, e non perdo una partita.Cosa pensa di Oguro?È un giocatore della nazionale giapponese, quindi lo stimo e lo apprezzo, è uno dei migliori bomber giapponesi, ai mondiali ha fatto il gol che ci ha permesso di battere i Nord Coreani, per noi è il massimo.Però nel Toro, finora, non è ancora esploso, come mai?Io penso che possa avere incontrato delle difficoltà ad entrare nella mentalità calcistica europea, in più è penalizzato dall’altezza.Chi le piace di più del Toro attuale?Sicuramente Rosina, è un vero campione del dribbling. Come vede da Tokyo i tifosi granata?Sono degli uomini con un grande cuore, sia i giovani che gli anziani, vivono insieme una passione splendida, un abbraccio a tutti.