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interviste
di Davide Agazzi - Dalla Prima Divisione alla Rappresentativa di B. Il tutto, in meno di un anno. Questa la storia di Alessandro Marchi, che da giocatore del Rimini è diventato uno dei punti di riferimento del Piacenza...
di Davide Agazzi - Dalla Prima Divisione alla Rappresentativa di B. Il tutto, in meno di un anno. Questa la storia di Alessandro Marchi, che da giocatore del Rimini è diventato uno dei punti di riferimento del Piacenza di Madonna. Il ragazzo, centrocampista, classe '89, dopo un buon inizio, convince il mister e non lascia più il campo. Ora, un lieve infortunio, procuratosi proprio con la selezione dei migliori giocatori del campionato. Lo abbiamo intervistato, in esclusiva, per sapere come vive questa avventura a Piacenza e cosa sarà del suo futuro.
Prima di tutto, come stai e come sta il Piacenza?Io purtroppo mi sono infortunato mentre ero in ritiro con la rappresentativa. E' uno strappo al retto femorale, ne avrò per una decina di giorni, ma mentalmente sto benissimo. La squadra, sta vivendo un buon momento di forma, senza contare le ultime due vittorie.
Ecco, partiamo dall'ultima vittoria: un'incredibile rimonta contro il Siena.Si, è stata una partita incredibile. Quando abbiamo trovato l'1-2 sapevamo che potevamo ribaltare il risultato, stavamo giocando meglio. Oltre la vittoria col Siena, stiamo facendo un girone di ritorno a livelli altissimi. Contando solo il girone di ritorno, saremmo primi.
Il Piacenza paga un inizio anno difficile, come mai?Ora abbiamo trovato l'equilibrio giusto. All'inizio della stagione questo ci è mancato. E' un vero peccato, perchè con i giocatori che abbiamo potremmo essere molto più in alto. La classifica, ora come ora, non rispecchia quello che stiamo facendo.
Parlando di te, come mai hai scelto il Piacenza?Dopo l'esperienza al Rimini, avevo ricevuto diverse richieste dalla Lega Pro, ma appena mi ha cercato il Piacenza, non ho potuto dire di no. Sono contentissimo di aver fatto questa scelta, l'anno scorso non giocavo molto e non avrei mai pensato di trovare questa continuità in Serie B.
Tu sei un centrocampista centrale, c'è un giocatore al quale ti ispiri?Su tutti, Massimo Ambrosini. Mi rispecchio molto in lui, per caratteristiche tecniche e tattiche. E' un giocatore di corsa, che ama inserirsi nell'area avversaria. Io sono simile, infatti, quest'anno ho già segnato tre gol.
Infine, quali sono gli obiettivi del Piacenza?Raggiungere la salvezza, il più presto possibile. Poi, una volta raggiunti i 50 punti, si può sperare in qualcosa di più. Bisogna vivere alla giornata, giocare ogni singola partita con lo spirito giusto. Speriamo di trovare la giusta continuità fino alla fine della stagione.
(www.piacenzacalcio.it)
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