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Manca meno di un mese al 4 maggio: Toronews è salito a Superga per capire in quale condizioni si trova la lapide del Grande Torino. Durante la nostra visita siamo stati accompagnati da Piero Rubicondo dell’Associazione...
Manca meno di un mese al 4 maggio: Toronews è salito a Superga per capire in quale condizioni si trova la lapide del Grande Torino. Durante la nostra visita siamo stati accompagnati da Piero Rubicondo dell’Associazione Memoria Storica Granata, gestore del Museo del Grande Torino e tifoso granata.
Piero Rubicondo, potrebbe indicarci gli interventi più urgenti di cui la lapide necessita?
"I lavori non riguarderebbero soltanto la lapide. Il muro retrostante, ad esempio, sta cadendo a pezzi; l’edera maschera un po’ la situazione, ma sono visibili i punti in cui mancano i mattoni che cadono lungo il passaggio"
Scusi? C’è il rischio che cadano mattoni da un’altezza di almeno 6-7 metri?
"Sì, ha capito bene. Ora sono stati rimossi, ma se guarda bene tra le siepi qualcuno lo trova di sicuro. Se il muro non viene sistemato altri ne cadranno, considerato che il vento e la pioggia hanno indebolito la struttura"
Proseguiamo…
"Ci sono i problemi del marmo: incrinature ovunque, la lastra centrale è tagliata trasversalmente da una crepa, oltre ad essere in rilievo rispetto alle altre, perché il muro su cui è sistemata “spinge” in avanti. La pulizia non esiste (una ghirlanda avvizzita è abbandonata vicino al cestino adiacente la lapide, ndr), il disinteresse è totale. Avevo chiesto di portare a Superga almeno uno dei due palloni in cemento del Filadelfia e mi hanno risposto che sono conservati in non si sa quale deposito. Inoltre, la struttura originale mostra chiaramente una fascia in bronzo che ora non c’è più e per la cui restituzione non sappiamo chi pregare"
Quando avete avanzato le prime richieste d’intervento?
"Sono ormai due anni che ricevo visite da parte di esponenti del Comune, che è l’unico responsabile della manutenzione della lapide. Sono arrivati quassù, hanno visto, preso nota, poi nulla; esponenti di destra e di sinistra, ci tengo a precisare"
In questo periodo cosa è successo?
"La manutenzione è stata portata avanti da volontari che si sono fatti carico delle spese; ad esempio, bisogna ringraziare il signor Enio Rovatti e la sua associazione che hanno pagato l’impresa che ha potato l’edera"
La vecchia dirigenza del Torino cosa ha fatto in cinque anni?
"La società di Cimminelli e Romero non ha mai saputo cosa fossero i valori di questa squadra; l’azionista non ha mai visitato il museo e voleva che la linea del distacco fosse tenuta anche dai giocatori. Ricordo che una volta vennero Maspero e Lucarelli di “nascosto”, per poi essere ripresi dalla dirigenza"
E la nuova società?
"I giocatori sono venuti in visita con le famiglie di loro spontanea volontà. Quanto alla nuova dirigenza, bisogna attendere gli sviluppi sulla questione dell’acquisto del titolo sportivo, dopo potrò fornire una valutazione"
Vi sentite abbandonati?
"Scherza? I fiori che vede qui sulla lapide, ad esempio, sono stati pagati grazie a un’iniziativa nata sul forum di Toronews: 'Chopin' ha dato il via a questa raccolta e con il contributo di mezza Italia, da ottobre, ogni venerdì un fiorista provvede affinché non manchino mai fiori freschi sulla tomba del Grande Torino"
Poi Rubicondo richiama l'attenzione su una scritta sulla lapide (foto sopra): “Il 4 maggio viene dichiarato giornata mondiale del calcio”. E’ una proposta, rimasta poi tale, della Federación de Football de Chile: un invito dal contenuto molto più incisivo rispetto al vago “Intorno all’ara del sacrificio aleggiano gli auspici affinché la gioventù d’Italia sia degna dei caduti”, ad opera della Federazione Italiana Gioco Calcio. Significativo non crede? Dal Cile, dove la squadra non è mai stata, arriva un invito alla celebrazione; mentre dalle istituzioni del nostro Paese, al quale Mazzola e gli altri hanno dato lustro, riceviamo questo trattamento”
Marco Giordano
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