interviste

L’avv Lubrano: “Lazio-Torino? Molto difficile un ribaltone in Appello”

L'avvocato Enrico Lubrano

Esclusiva TN / L'avvocato Enrico Lubrano ai microfoni di Toro News: "Il Giudice Sportivo ha correttamente applicato il principio sancito dal Collegio di Garanzia sul caso Juventus-Napoli"

Gianluca Sartori

Il Giudice Sportivo ha deciso di rinviare Lazio-Torino, dopo che i granata non si sono presentati a Roma seguendo le direttive dell'Asl locale. La Lazio ha immediatamente fatto ricorso e domani - lunedì 29 marzo - la società biancoceleste capitanata dal suo presidente Claudio Lotito, proverà a far valere le proprie istanze presso la Corte Sportiva d'Appello in modo tale da vincere la partita 3 a 0 a tavolino. In merito a questo ha parlato in esclusiva ai microfoni di Toro News l'avvocato Enrico Lubrano, uno tra i massimi esperti italiani nel settore del Diritto Amministrativo e del Diritto dello Sport, nonchè Titolare di Insegnamento di Diritto dello Sport presso la LUISS dal 2007, Consigliere dell’Ordine di Avvocati di Roma, titolare della Commissione di Diritto dello Sport ed autore di numerose monografie e di numerosi articoli in materia. Lubrano inoltre, insieme al collega Mattia Grassani, ha assistito il Napoli davanti al Coni nella vicenda Juventus-Napoli, il precedente giurisprudenziale a cui tanto si è fatto riferimento nel parlare del caso Lazio-Torino.

Si aspettava una decisione così limitatamente afflittiva per la Lazio da parte del Tribunale Federale FIGC sul caso tamponi-Lazio?

"L’esito del primo grado sul procedimento relativo alla questione-tamponi non è’ valutabile, allo stato attuale, in assenza delle motivazioni, che saranno depositate all’inizio della prossima settimana. Realisticamente il Tribunale Federale avrà ritenuto la SS Lazio responsabile solo per qualcuno per gli addebiti contestati, altrimenti le sanzioni sarebbero state molto più consistenti."

Relativamente al caso Lazio-Torino, che opinione ha della decisione di primo grado del Giudice Sportivo?

"Il Giudice Sportivo ha correttamente applicato il principio sancito dal Collegio di Garanzia sul caso Juventus-Napoli: se la ASL impone l’isolamento domiciliare o la preclusione alla trasferta per il gruppo-squadra di una società professionistica - per garantire l’interesse generale alla salute collettiva e in applicazione del Protocollo-Figc (che rinvia alla Circolare 18 giugno 2020 del Ministero della Salute) - deve essere riconosciuta la esimente della forza maggiore, prevista dagli artt. 53 e 55 delle NOIF, e, di conseguenza, la partita deve essere rinviata e non può essere irrogata la sanzione della perdita della gara."

Quante possibilità ci sono, secondo lei, che la Corte Sportiva d'Appello ribalti le decisioni del Giudice Sportivo?

"Credo che il principio sancito dal Collegio di Garanzia sul caso Juventus-Napoli sia stato ormai riconosciuto come principio giusto e condivisibile, come confermato anche dalla decisione della Lega di Serie A di rinviare Inter-Sassuolo. Di conseguenza, ritengo che sia molto difficile che la Corte Sportiva di Appello ribalti la decisione del Giudice Sportivo. Per me è una grande soddisfazione: la tesi che ho sostenuto in difesa del Napoli non solo ha trovato accoglimento da parte del Collegio di Garanzia, ma è anche diventata giurisprudenza per tutti i casi analoghi."

A suo avviso sono configurabili dei gradi di Giudizio ulteriori rispetto all'eventuale Collegio di Garanzia del Coni? Alcuni media hanno ipotizzati ricorsi al Tas di Losanna o addirittura alla Giustizia amministrativa: sono scenari verosimili a suo avviso?

"L’iter di giustizia di tutti i procedimenti disciplinari sportivi prevede due gradi presso la Federazione ed un grado innanzi al Collegio di Garanzia; successivamente si può ricorrere al Giudice Amministrativo (TAR Lazio e Consiglio di Stato) solo per ottenere l’eventuale risarcimento dei danni, secondo il principio sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 160/2019."

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