Longobardi (Radio Bussola): “La Salernitana teme un Torino solido e organizzato”

Il Torino è pronto a tornare in campo dopo la sosta per le Nazionali con quattro punti ottenuti nelle prime tre giornate. Sarà impegnato nella trasferta di Salerno dove troverà la formazione di Paulo Sousa ancora alla ricerca del primo successo in Serie A. Per conoscere meglio la squadra campana abbiamo fatto alcune domande a chi la conosce molto bene. Si tratta di Antonio Longobardi, ideatore e conduttore della trasmissione sportiva "Il Pallone di Tutti" su Radio Bussola 24, radio ufficiale della Salernitana, che si è gentilmente prestato in esclusiva ai nostri microfoni.

Buongiorno Antonio, come sta la Salernitana dopo questa sosta? Sono state recuperate energie importanti? "Lo potremmo capire solo vedendola in campo contro il Torino lunedì, anche perché sei dei possibili titolari sono stati impegnati nelle rispettive nazionali. I giornalisti non posso assistere agli allenamenti e non viene diramato un bollettino quotidiano delle sedute di allenamento. Di sicuro questa settimana che porta alla sfida con i granata del Nord è resa inquieta per la vicenda Dia, non tanto per le sue condizioni fisiche emerse dal comunicato della Federazione del Senegal che parla di problema muscolare al quadricipite, ma per i rapporti con la società che pare si siano incrinati dopo il "No" del club del presidente Iervolino alla proposta last second del Wolverhampton per il trasferimento dell'attaccante in Premier League".

Dia sarà un’assenza pesante, quali altri giocatori non saranno a disposizione di Paulo Sousa? "Ai box rimane Daniliuc, in difesa, che si sta riprendendo da una frattura ad un piede rimediata durante il ritiro estivo. A centrocampo potrebbe tornare a disposizione l'ex spezzino Maggiore, così come dovrebbe essere arruolabile il maliano Coulibaly che proteggerà il volto con un'apposita mascherina dopo i colpi al naso patiti a Lecce in campionato e con la nazionale del Mali".

Come viene visto il Torino in casa Salernitana? Le sfide tra queste due formazioni sono sempre state molto combattute nelle ultime stagioni. "Il Torino non viene visto come una diretta concorrente per la salvezza. Già questa premessa può bastare per trasmettere il rispetto e (nessuna squadra lo ammetterà) il timore di affrontare una squadra solida e soprattutto ben guidata da uno dei migliori allenatori del campionato come Juric. Nella pancia dell'Arechi qualcuno ancora sente le urla dell'allenatore croato dello scorso 8 gennaio, quando la sua squadra sprecò tutto ciò che era concretizzabile e non riuscì a portare a casa una vittoria meritata. Molti ricorderanno le prodezze di un super Ochoa che servirono a strappare un pareggio contro il Torino".

Quale può essere un punto debole della Salernitana che il Torino può sfruttare per fare male in questo match? "Le prime tre giornate hanno detto che la Salernitana soffre tantissimo sulle palle alte, soprattutto sui calci d'angolo. E poi, senza Dia, Paulo Sousa dovrà inventarsi un nuovo attacco gettando nella mischia giovani calciatori che sta imparando a conoscere da poche settimane. L'auspicio dei tifosi di casa è che il malumore creato dalla vicenda Dia non rappresenti il tallone d'Achille della squadra di Sousa".

Chi possono essere i due o tre giocatori più pericolosi della Salernitana? Magari quelli apparsi più in forma in questo inizio di stagione. Chi dovrà quindi temere maggiormente un tifoso del Toro?"Candreva è il calciatore più importante della Salernitana, per la posizione disegnata per lui da Sousa e la libertà di movimenti che ha negli ultimi 30 metri, aggiunte ad esperienza e stato di forma. Per il resto si spera nell'exploit di qualche nuovo arrivato: a Salerno si spera che Martegani, Cabral ed Ikwuemesi possano diventare le spine nel fianco del Torino".

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