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Lorenzo Amoruso a TN: “Il balzo in avanti del Toro dipenderà dal budget di Cairo”
Il match tra Lazio e Torino sabato scorso è stato commentato in lingua inglese per la distribuzione internazionale della Lega Serie A da Lorenzo Amoruso, ex calciatore italiano (ha vestito le maglie di Bari e Fiorentina), dai lunghi trascorsi oltremanica in Scozia con il Glasgow e in Inghilterra con il Blackburn Rovers. Amoruso è balzato alle cronache nel recente passato anche per le sue comparse in televisione e oggi resta un attento osservatore dei fatti calcistici di casa nostra. In esclusiva su Toro News l’ex difensore analizza il momento granata.
Buongiorno Lorenzo. Che Torino ha commentato sabato scorso a Roma con la Lazio?
“Ho visto un buon Torino, bello compatto e aggressivo. Ha concesso pochissimo alla Lazio, una squadra in piena salute che aveva messo in difficoltà chiunque nell’ultimo periodo. Il Toro ha sfornato una grande prestazione, è stata la miglior versione delle ultime settimane”.
Condivide le polemiche di Sarri?
“Sinceramente Sarri se l’è presa con l’arbitro, ma i due rigori non erano da fischiare e l’abbiamo visto benissimo tutti. La Lazio non ha giocato bene. Per carità bisogna difendere la propria squadra e il proprio operato, però a essere onesti bisogna riconoscere che la Lazio non ha giocato come sa fare. Le polemiche arbitrali non ci stavano e sono figlie soltanto del nervosismo postpartita”.
Visto l’Ilic di Roma, può convivere con Ricci?
“Ricci non esclude Ilic e viceversa, possono compensarsi bene. Di sicuro in questo momento Ilic sta giocando molto bene e sta maturando partita dopo partita. Il gioco che richiede Juric è molto dispendioso perché si fonda sull’aggressività e Ilic in quel ruolo specifico in mediana deve alternare qualità e quantità; ciò non è banale. Sabato tutti i giocatori del Torino hanno tenuto un livello elevato”.
Chi l’è piaciuto di più a Roma?
“A Roma Schuurs è stato il migliore in campo. Ha fatto una partita incredibile ed è stato un pilastro impressionante fino all’ultimo secondo. È stato super concentrato, sta mettendo via tanta esperienza e sul campo sta rispondendo con prestazioni di alto livello. Non lo so dove lo porteranno queste prestazioni, ma al momento è un giocatore fondamentale per il Torino”.
Cosa serve al Torino per alzare ulteriormente l’asticella?
“La base è buona. Per migliorare la squadra servono giocatori che fanno la differenza in tutti i reparti. Non so che tipo di mercato voglia fare Cairo e non sono io la persona giusta per suggerire. Però, se si vuole scalare un altro gradino bisogna compiere due o tre investimenti seri per i quali vanno tanti soldi. Se vuoi puntare all’Europa, devi avere una rosa adatta all’obiettivo. Come detto da Juric, la rosa attuale non è da Europa, poi se si qualifica tanto meglio. Non so se cerca un esterno, un attaccante, un difensore, so però la tipologia di giocatori che ama Juric. La differenza la fa il budget e il budget lo stabilisce il presidente. Capiremo se il Torino sarà disposto a spendere qualcosa in più per puntare davvero in alto”.
Infine, cosa si attende sabato dalla sfida tra il Torino di Ivan Juric e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini?
“Juric e Gasperini si conoscono fin troppo bene. L’Atalanta non arrivava da un buon momento, ma con la Roma ha giocato con ritmo. Sarà una gara tattica e fisica. In questo momento è difficile fare migliorie allenando una squadra. I dettagli possono fare la differenza. Non so quante energie il Toro abbia perso con la Lazio, ma ha qualche giorno in più di recupero. La vittoria di Roma avrà dato certamente più motivazioni al Toro. Sarà quindi una partita aperta”.
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