Dopo essere tornato al successo casalingo contro il Cagliari, che mancava da tre mesi, il Torino sfida quest'oggi - sabato 1 febbraio - l'Atalanta in trasferta. I granata di Paolo Vanoli saranno quindi impegnati in una delle partite più difficili del campionato su uno dei campi più complicati da espugnare in tutta la Serie A. Si troverà ad affrontare anche un ex come Raoul Bellanova passato proprio la scorsa estate dal Toro alla formazione bergamasca. Di questo ed altro abbiamo parlato con il collega che segue sempre da vicino la squadra di Gian Piero Gasperini, si tratta di Filippo Maggi, giornalista de L'Eco di Bergamo e di Calcio Atalanta, che noi ringraziamo per essersi concesso ai nostri microfoni.
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Maggi (Eco di Bergamo): “Bellanova? Pareva faticare ma ha già fatto 7 assist”
Buongiorno Filippo, come arriva l’Atalanta alla partita con il Torino? Le fatiche di Champions possono pesare su questo match di sabato?"Sicuramente il tema è degno di merito, ma l’Atalanta mi sembra ormai avere una sua struttura, anche a livello di rosa, che può permettere di ragionare senza troppi problemi sui tre impegni in breve giro di posta. Questa partita, peraltro, arriva a seguito di quella del Montjuïc, di per sé particolare perché era l’ultima big europea (il Barcellona) da affrontare nel corso di questo glorioso ciclo europeo della Dea, in cui la squadra non è parsa avere particolare pressione, quasi conscia del fatto che arrivare nona e non nelle prime otto, tutto sommato, potesse aprire anche scenari futuri di calendario interessanti. L’Atalanta è parsa libera mentalmente, e tante volte la stanchezza è più relativa all’eventuale mancanza di freschezza".
L’infortunio di Lookman preoccupa a Bergamo? Gasperini come si muoverà senza uno giocatore di peso come il nigeriano?"Nelle ultime ore c’è stata qualche preoccupazione in più rispetto alle tre settimane circa inizialmente schedulate in termini di previsioni. Forse impiegherà qualche giorno in più a recuperare, e anche per questo la società ha scelto di andare su Maldini, calciatore ovviamente un po’ diverso ma che poteva portare vivacità nell’uno contro uno come forse nessuno in rosa attualmente. L’Atalanta ha sempre dimostrato di avere prestazioni brillanti al di là delle assenze, ma questa sarà forse una piccola prova del nove: in avanti è un giocatore che sa essere determinante anche in giornate poco brillanti, con una sola giocata".
Come sta andando questa seconda avventura atalantina di Bellanova? Il suo addio al Torino ha lasciato molta delusioni nel pubblico granata…"Direi bene, anche solo per i numeri, con già 7 assist in campionato. In alcuni momenti, soprattutto inizialmente, è parso un po’ faticare, ma Gasperini ha mostrato grande lungimiranza ad insistere su di lui, dandogli minutaggio anche in momenti in cui non era parso brillantissimo. Non è un argomento da poco: nella vita siamo tutti orgogliosi, e nella prima sua esperienza all’Atalanta non lo aveva praticamente mai preso in considerazione, ovviamente in un contesto molto diverso. Tornare sulle proprie idee e sulle proprie scelte, ad ogni modo, è segno anche di grande umiltà".
In che modo l’Atalanta può essere fermata? Cosa dovrà fare il Toro per cercare di mettere in difficoltà la squadra di Gasperini?"In questa stagione l’Atalanta ogni tanto ha un approccio un po’ morbido ai primi tempi, spesso è andata anche in svantaggio, per poi però crescere alla distanza, forte di un’ampiezza di rosa davvero di primo livello. Sarà quindi importante valutare l’apporto alla partita alla distanza, con un contributo importante anche da parte di chi entrerà dalla panchina, per quanto le due panchine siano, soprattutto se non si considerano gli acquisti di Casadei e Elmas, molto differenti tra loro. Questo nuovo sistema di gioco che Vanoli ha scelto di adoperare mi sembra, a livello di comunicazione tra le catene esterne, in grado di creare qualche pensiero alla difesa nerazzurra, che ha da sempre la pecca di soffrire alcune fughe in avanti in situazione di ripartenza e le imbucate in verticale".
D’altro canto, chi sono i giocatori nerazzurri apparsi più in forma nell’ultimo periodo? Chi potrà risultare maggiormente pericoloso per il Torino?"Retegui ha veramente trovato un livello altissimo dentro l’area di rigore, diventando cattivo e focalizzandosi in maniera importante sul ruolo di rifinitore dentro i sedici metri. Poi c’è Éderson, che ha un motore comune forse a nessuno in Italia: sembra monopasso ma poi si cimenta in recuperi pazzeschi. Lì in mezzo potrebbe essere accoppiato a Tameze, un ragazzo che a Bergamo è stato poco ma ha lasciato, sia come persona che come calciatore, ricordi più che buoni".
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