Non risparmia critiche il Mago Alexander. Dopo quasi un anno e mezzo torna a parlare in esclusiva su Toro News. Lo fa in una giornata particolare, quella che segue l'evaporazione del sogno europeo per il Torino dopo la sconfitta della Fiorentina contro l'Olympiacos nella finale di Conference League. Torinese e torinista, Elio Alexander De Grandi, meglio noto come Mago Alexander (illusionista e conduttore televisivo, celebre per le numerose partecipazioni a programmi cult come Domenica In o Non è la Rai), cerca di analizzare gli ultimi fatti avvenuti in casa Toro: dall'addio di Juric al rinnovo di Vagnati.
Esclusiva
Mago Alexander a TN: “Il Toro di Cairo non meritava l’Europa, 20 anni di niente”
Buongiorno Mago Alexander. Niente Europa per i granata. Il Toro di Juric, Vagnati e Cairo avrebbe meritato una qualificazione alla prossima Conference League?"No. Forse l'unico che se lo sarebbe meritato era Juric, sono un suo sostenitore, nonostante tutto. Penso che bastava davvero poco per raggiungere l'Europa nel 2023/2024 perché hanno tutti giocato per noi. La società, come al solito, è stata quella che è e non merita la qualificazione europea. La capacità di Vagnati di azzeccare acquisti mirati resta piuttosto vaga. Sì, ha preso un ottimo attaccante e un ottimo laterale destro, ma le scommesse le ha puntualmente sbagliate. Sono pessimista perché dopo vent'anni ho capito che Cairo non cambierà più. Più di tanto non fa e se guardo cosa hanno fatto in un periodo anche inferiore altre società, mi viene male. L'Atalanta è una big del nostro calcio con un bacino ridicolo rispetto al nostro. Noi siamo sempre lì: vent'anni di niente, ribadisco niente, vuoto pneumatico. Ma se non si ha l'intenzione di investire e di cambiare passo, non sarà giunto il momento di lasciare? Ha pagato la società per un prezzo simbolico e farebbe a oggi una bella plusvalenza. Spero che Cairo venda e ci lasci vivere, signor Cairo venda per cortesia".
Il suo giudizio sul triennio di Juric è comunque positivo?"Sì, per me è positivo, soprattutto per gli uomini che ha avuto. Anche in quest'annata le rose delle prime otto erano superiori alla nostra. La vera sorpresa è stato il Bologna, non me lo sarei aspettato così in alto. Il vero problema è che siamo noi sempre fermi, tanto che dobbiamo festeggiare per un nono posto anziché per un decimo. L'unica cosa che rimprovero a Juric è che non è stato un buon comunicatore. Secondo me, il tecnico croato non ha capito che il tifoso granata non ne può più di questa dirigenza e dopo averla sostenuta per lungo tempo, non riesce più a sostenerla a prescindere. Non manca l'amore Ivan, mancano le energie per sopportare ancora e ancora il niente".
Secondo lei, potranno cambiare le cose nel rapporto tra tifoseria e presidenza?"La frattura con Cairo è insanabile. Il Torino sta cercando un allenatore dopo Juric e alla fine arriverà Vanoli. La caccia al successore di Juric ha messo in evidenza una volta di più che tutti snobbano il Toro di Cairo. Con questo non voglio criticare la scelta di Vanoli, ma ho notato che tanti nomi di media fascia hanno declinato l'invito. Nessuno vuole venire in una società come quella granata di oggi".
Però, se si fosse entrati in Europa si poteva dare un po' di lustro al club granata."Non mi importava molto entrare in Conference con il nono posto. Su venti ne potevano premiare nove: mi sembrava un contentino un po' troppo ampio. Tra l'altro, giocare la Conference avrebbe significato iniziare la preparazione prima con un allenatore nuovo e con l'obbligo di avere una rosa più lunga. Sul mercato sappiamo che siamo sempre in ritardo, dunque se metto insieme tutto forse ci abbiamo guadagnato con la sconfitta della Fiorentina ad Atene".
Nonostante la stima, ritiene comunque giusto separarsi da Juric?"Sì, il ciclo era finito. Si è creata una frattura con la tifoseria, come dimostrato dalla contestazione di Bergamo. Juric non voleva più stare ed è giusto che vada. Io penso che, sotto sotto, non volesse più stare in questa società per motivi più profondi rispetto ai tifosi e al loro amore. Credo che anche lui non ne potesse più della dirigenza. Il primo anno di Juric al Toro è stato veramente ottimo nella pochezza della rosa. In quest'ultimo campionato non si è rivisto quello spirito e quindi se andavi in Europa, era soltanto per il contentino di cui sopra. Del resto, nell'era Cairo quando si è andati in Europa è stato per fatti eccezionali, come i misfatti altrui di Parma e di Milan".
Cairo ha deciso di ripartire da Vagnati tanto da rinnovargli la fiducia. La ritiene una buona mossa?"Chi ha scovato Vagnati? Sì, Schuurs è stato un buon acquisto. Ha puntato sull'usato sicuro come Zapata. Ma tantissime scommesse sono finite nel niente, soprattutto quelle legate ai più giovani: Warming e Ilkhan su tutti, per non parlare di Popa. Vagnati non mi sembra avere grandi idee. Uno come Sogliano, con niente, ha avuto idee e nel disastro ha ottenuto una straordinaria salvezza. Quest'estate mi piacerà vedere come Vagnati piazzerà i cavalli di ritorno: non uno verrà riscattato, questo a testimonianza del valore dei nostri acquisti. Però, Vagnati ha un alibi e anche forte: i cani saltano se li nutri, senza risorse manca il nutrimento e i cani lo spettacolo non te lo garantiscono".
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