Andrea Mandorlini ha vissuto una lunga parentesi della propria carriera da allenatore all’Hellas Verona (ben cinque anni, dal 2010 al 2015). Calcisticamente ha invece spiccato il volo nel Torino tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Domenica 6 aprile alle 15 allo stadio “Olimpico-Grande Torino” andrà in scena proprio Torino-Hellas Verona e Mandorlini torna a parlare in esclusiva su Toro News.


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Mandorlini a TN: “Tifosi, siate contenti della squadra Cairo-Vagnati-Vanoli”
Buongiorno mister. Come ha visto il Torino lunedì sera a Roma contro la Lazio?“Pensando a quanto sarebbe stata importante una vittoria per la Lazio, il pareggio nel finale del Torino vale ancora di più. I granata hanno giocato un ottimo secondo tempo, i cambi hanno fatto la differenza. Un pareggio più che meritato per il Torino”.
Il suo collega Vanoli ha cambiato la partita dalla panchina inserendo gli uomini giusti e passando al 4-2-4. “Fa parte del lavoro dell’allenatore sul lungo periodo. Grandi complimenti a Vanoli. I cambi hanno portato qualità. Il Torino ha una buona rosa, ma soltanto il lavoro settimanale permette a un allenatore di fare quello che Vanoli ha proposto l’altra sera a Roma. Un cambio di modulo e di assetto non si improvvisa, si può ottenere solo con il tempo e con il lavoro”.
Il mercato di gennaio ha ampliato le scelte a disposizione per questo tipo di cambi in corsa?“Assolutamente sì, il mercato è stato alquanto positivo. Credo che il Torino abbia condotto un mercato dettagliato ma importante. I frutti sono stati raccolti fin da subito”.
A inizio gennaio lei si era espresso dicendo che erano ingenerose le critiche a Cairo. Conferma il suo parere a distanza di tre mesi?“Sì, lo confermo. Il mercato di gennaio rinforza la mia posizione. Anche prima il presidente aveva speso molto per il Torino. La piazza è rimasta costantemente insoddisfatta dell’operato perché è una piazza esigente che vuole il meglio. Però, secondo me, Cairo ha dimostrato negli anni di voler bene al Torino e il mercato di riparazione di gennaio lo testimonia. È arrivato uno dei talenti italiani più ambiti come Casadei, è stato preso un giocatore in grado di fare la differenza nel Napoli dello Scudetto come Elmas. Purtroppo non si è mai contenti. Cairo ha commesso i suoi errori, però il Toro va incoraggiato e sostenuto. Ritengo che Cairo abbia speso energie economiche e umane per la squadra, ha portato idee. Se fossi un tifoso del Torino sarei contento del suo operato e di come stanno lavorando di squadra Cairo, Vagnati e Vanoli. Conosco personalmente Vagnati e so come lavora”.
Cosa si aspetta domenica dalla sfida tra Torino e Hellas Verona?“Gli obiettivi sono molto differenti tra Torino e Verona. L’Hellas deve salvarsi, il margine è ancora abbastanza buono, però in Serie A mai dire mai. Ha una sua fisionomia di gioco e di identità. Spero che colga la salvezza il prima possibile”.
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