“Il Derby della Mole è ad oggi il derby più sbilanciato d’Italia e servirà un miracolo sportivo al Torino per non uscire sconfitto dallo Stadium”. Presenta così la sfida delle 17.15 tra Juventus e Torino Domenico Marchese, giornalista de La Repubblica, che segue da vicino le vicissitudini bianconere.
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Marchese (La Repubblica): “È il Derby più sbilanciato d’Italia: al Toro serve il miracolo”
Intervista / Il collega, che segue da vicino la Juventus, ci presenta la sfida dell'Allianz Stadium
Buongiorno Domenico, la Juventus ha archiviato definitivamente la parentesi negativa della Coppa Italia?
“Sì, direi che arriva una Juventus lanciatissima. Ha infilato tre vittorie che hanno dimostrato una certa crescita fisica. È migliorato anche il gioco e contro il Genoa mi è parso di vedere una bella Juventus, anche in relazione alle qualità del Grifone. I bianconeri al momento stanno molto bene”.
Dall’altra parte del guado c’è un Torino reduce da due sconfitte di fila e invischiato nella lotta per non retrocedere. Sarri ha, comunque, messo in guardia i suoi. È temuta la sfida dai bianconeri?
“Sarri è stato romantico nell’analizzare il Derby. È stato lucido e cinico quando ha affermato che la stracittadina è più sentita dal Torino che dalla Juventus. Per i tifosi granata il Derby è molto più importante che per quelli della Juventus, anche perché l’ultimo successo granata risale al 2015. È vero che il Derby della Mole è sempre una partita a parte ma in questo momento la squadra di Longo ha delle difficoltà enormi. Anche nella vittoria con l’Udinese, sono emersi tutti i problemi dei granata. Soltanto con la tenacia, l’ordine difensivo e un po’ di fortuna è stato difeso fino all’ultimo il successo. Io sono romantico, ma in questa stracittadina non ci vedo nulla di romantico: le differenze emotive, tecniche, fisiche tra Juventus e Torino al momento sono troppo accentuate e sono sbilanciate a favore dei bianconeri. Servirà un miracolo al Torino per interrompere la marcia della Juventus”.
Chi si aspetta come uomo Derby in casa Torino?
“Devo fare assolutamente due nomi: Salvatore Sirigu ed Andrea Belotti. Sirigu è il giocatore più costante del Torino ed è l’unico che messo in relazione al suo collega bianconero può competere, magari anche primeggiando. Dico anche Belotti perché se il Torino vorrà uscire con qualcosa in mano dall’Allianz Stadium dovrà segnare. È difficile, infatti, ipotizzare che la Juventus con il suo potenziale offensivo non capitalizzi nemmeno un’occasione”.
Fronte Juve. Chi può essere l’uomo chiave?
“Cristiano Ronaldo, perché è un catalizzatore di emozioni dei suoi tifosi e sa quanto sia importante vincere il Derby. Il tifoso bianconero, infatti, non considera tantissimo il Derby perché negli ultimi 25 anni sono maturati praticamente soltanto successi, ma si arrabbia e non poco se non arrivano i tre punti, soprattutto adesso che la lotta per lo Scudetto è apertissima. A Ronaldo è stata raccontata la storia nei minimi dettagli del Derby della Mole e proprio per questo, secondo me, sarà l’uomo guida”.
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