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Marco Mathieu, una vita in granata

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'La curva Maratona è il posto migliore al mondo dove condividere le gioie'.
Fabrizio Viscardi

E' una persona poliedrica e un giornalista di razza. Dal 2003 è redattore di GQ, oltre che collaboratore di Diario, Vanity Fair e di altre prestigiose testate, con un passato anche su Repubblica, Famiglia Cristiana e La Stampa. Esperto di costume, sport e attualità, scrittore, in gioventù musicista e conduttore radiofonico, Marco Mathieu ha scandito la sua vita, oltre che la sua esperienza professionale, avendo sempre come punto di riferimento il Toro. Torinese e torinista, pur abitando a Milano, quando ne ha la possibilità non manca mai di venire al Delle Alpi per seguire la sua squadra del cuore. 'Sempre in curva Maratona, secondo anello. Sono abbonato da anni. Niente tribuna stampa o posizioni privilegiate, quando si parla di Toro'.

Come si fa a coltivare una passione come questa, girando il mondo per reportage e inchieste?'Intanto una maglia granata non manca mai nella mia valigia o nello zaino. Anche in Cambogia, piuttosto che a Beirut o a San Paolo del Brasile, ho sempre trovato modo di parlare o raccoontare storie in cui il Toro entrava in qualche modo. Per quanto riguarda i risultati, il tempo di una telefonata a un amico o alla persona giusta non manco mai di trovarlo. A febbraio, quando Marazzina bum-bum ha steso il Bari, ho fatto in tempo ad informarmi dall'amico Andrea Pavan di Tuttosport mentre affrontavo i controlli doganali ad Addis Abeba. Di fronte alla mia esultanza, ricordo bene le facce attonite dei militari che avevo attorno. Ma questo è solo un esempio, potrei farne a decine. Come le telefonate o i messaggi mandati agli amici Alioscia (cantante dei Casino Royale), Piero Negri (giornalista di Rolling Stone), Paolone Ferrari o Massimino Garella'.

Com'è nata la passione granata? Tradizione familiare?'Direi esattamente il contrario. Da me, babbo e zii erano tutti juventini. Magari moderati, ma sempre gobbi. Forse è stato per reazione, per fare una scelta ribelle che ho deciso di passare dall'altra parte della barricata. I primi ricordi sono legati alla stagione 1974/75, visione della foto di squadra sul diario della compagna di classe più carina. O, almeno così mi sembrava allora... Due anni dopo facevo già il mio esordio al Comunale, naturalmente in Maratona'

E del Toro di oggi, cosa dice Marco Mathieu? Quale giocatore conquista la maggiori simpatie?'Da anni, il migliore in campo; sempre il numero 12, quella Maratona che non ha mai tradito. Rimane il posto migliore al mondo dove condividere le gioie (poche) e le sofferenze di chi ha fatto una scelta di vita abbracciando il Toro'.

Il sogno?'Mi piacerebbe vedere uno come Zeman sulla panchina granata'.

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