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Riccardo Maspero, nato a Lodi, nel corso della sua lunga carriera da giocatore ha vestito le maglie di Torino e Cremonese. Sono due squadre che segue ancora da vicino e proprio per questo in esclusiva a Toro News ci parla delle sue sensazioni in vista dell’esordio stagionale, e non solo, dei granata di Ivan Juric contro i lombardi di Fabio Pecchia.
Buongiorno Riccardo, quali sono le prime sensazioni sul nuovo Torino di Ivan Juric?
“Si tratta di un nuovo corso che ha bisogno di tempo e deve essere completato a livello di mercato. Juric non ha ancora a disposizione la miglior rosa per rendere al meglio”.
Quali sono le operazioni più urgenti?
“In primo luogo c’è da sistemare la questione legata al capitano granata Andrea Belotti. È una situazione importante da sistemare al più presto. Inizialmente ci sono state dichiarazioni di Juric non troppo simpatiche nei confronti di Belotti, mentre adesso sembra che la situazione si sia in parte risanata. Bisogna capire se Juric è convinto del gioco di Belotti e se, viceversa, Belotti è convinto del gioco di Juric, perché da qui parte tutto. Altrimenti, le problematiche si sommano. In secondo luogo, ritengo che la società debba lasciare pieno mandato a Juric, anche a livello di mercato. Devono arrivare soltanto giocatori espressamente richiesti dal tecnico e funzionali al gioco del croato”.
Dunque, secondo lei Juric poteva gestire con un po’ più di tatto la questione Belotti?
“Bisogna capire le idee e le intenzioni di entrambi. Se Juric aveva in mente alcune cose riguardo a Belotti, probabilmente ha fatto a essere un po’ brusco. Altrimenti non lo so quali siano le strategie societarie e tecniche. Sono situazioni scomode che si possono gestire soltanto dall’interno”.
Si attendeva un repulisti più sostanzioso dopo le ultime due stagioni fallimentari?
“Resto dell’idea che un repulisti di un certo tipo ci voleva, perché per alcune situazioni si è avuta anche troppa pazienza. Mi aspetto ancora alcune cessioni per completare questa pulizia. È un peccato che si siano verificati dei problemi negli ultimi anni. Il Torino aveva e ha sulla carta una buona rosa, composta da ottimi giocatori. Tanti, però, avevano e hanno fatto il loro tempo ed è giusto che salutino, non per mancanza di capacità ma per difficoltà ad esprimersi nel contesto granata”.
Come valuta l’arrivo di Pjaca?
“Le qualità tecniche del ragazzo non si discutono, però è un altro ragazzo che deve diventare adulto. Deve capire cosa vuole da questo mondo. Per Pjaca è un’ottima chance quella al Torino per dimostrare il suo valore”.
Dice un altro ragazzo che deve diventare adulto. Si può fare un discorso analogo per altri granata?
“Sì, come detto in più circostanze, anche Verdi deve diventare adulto. Il modulo sembra adattarsi alle sue esigenze tattiche”.
Questione portiere: via Sirigu, promozione per Milinkovic-Savic e acquisto di Berisha. Che ne pensa?
“Juric e la società hanno compiuto delle valutazioni, basandosi sulle indicazioni tattiche espresse dall’allenatore croato. Se il Torino ha scelto così, sono congeniali al modo di giocare”.
Sul primo avversario della stagione del Torino, la Cremonese, che conosce molto bene, cosa ci può dire?
“La Cremonese è una società ambiziosa che vuole ritornare al più presto in Serie A. È costruita per vincere ma vincere non è facile. Di conseguenza, la Cremonese è in una fase di costruzione e deve capire dove riesce ad arrivare. È ancora presto per emettere dei giudizi”.
Sul fronte giovanili, come ha appreso il rientro in società a capo dell’Under 18 di Antonino Asta?
“Sono veramente felice per lui. È un ragazzo fantastico. Merita questo nuovo ruolo per quello che ha fatto con il Toro. Merita di essere un uomo Toro e di poter dare un contributo alla causa granata”.
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