Sanabria può aver pagato l’arrivo di Zapata, almeno dal punto di vista psicologico?“Mi sembra strano che a questi livelli ti fai condizionare da un possibile concorrente in più. Tra l’altro, Sanabria può benissimo coesistere con Zapata. E poi Zapata è certamente uno stimolo per Sanabria perché stiamo parlando di professionisti che hanno superato un percorso molto duro per arrivare a questo livello. Vorrei vederli molto più spesso insieme per migliorare la manovra e la presenza in area di rigore”.
È più facile provare le due punte contro una difesa a tre come quella dell’Inter?“Le due punte non sono mai facili da gestire. È chiaro che quando hai le due punte hai un’inferiorità contro una difesa a tre, ma la mezzala può sempre inserirsi. La prima variabile per una scelta, però, non è l’avversario ma l’equilibrio in seno alla squadra. Devi capire il momento e secondo me in questo momento il Torino fatica a essere incisivo con tre giocatori offensivi. Il trequartista fa la differenza se salta l’uomo e crea superiorità, altrimenti può essere più un peso che un guadagno. Le partite si vincono a centrocampo, come spesso si dice, e quindi avere un uomo in più in mezzo al campo aiuta. Juric ha tutto per provare a trovare la chiave per scardinare la forte difesa dell’Inter”.
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