A poche ore dal fischio d’inizio di Torino-Sampdoria, come di consueto, analizziamo i temi del pre-partita insieme a un cronista al seguito della squadra avversaria: stavolta a concedersi ai microfoni di Toro News è Lorenzo Montaldo, che segue da vicino le vicende doriane per calciomercato.com e Radio Sportiva.
toro
Montaldo (calciomercato.com): “Linetty, Murru e Bonazzoli: al posto della Samp non li avrei ceduti”
Lorenzo, come sintetizzeresti il momento della Sampdoria?
“Delicato e complesso. La Samp era partita male, poi ha colto un exploit di tre vittorie consecutive con Fiorentina, Lazio e Atalanta che ha fatto pensare (anche troppo) in grande. Ma dal derby di campionato in poi si è vista una squadra appannata e poco lucida, con la tendenza a regalare i secondi tempi come fatto nell’ultimo derby di Coppa Italia. Ranieri deve ritrovare molti giocatori anche perché dopo il Torino il calendario si fa molto duro e quella di oggi è un’occasione da non perdere anche per i blucerchiati”.
Dall’altra parte c’è un Giampaolo che in classifica annaspa.
“Non mi spiego molto bene quali sono i problemi attuali. In ogni caso, io che lo ho conosciuto a Genova dico che calcisticamente sono rimasto innamorato di Giampaolo. Se messo nelle condizioni giuste e se aspettato è un tecnico che sa fare la differenza. Poi anche con la Sampdoria iniziò male, salvo poi trovare una vittoria chiave con il Palermo che ha rappresentato la svolta. Serve anche in questo caso un episodio fortunato che possa aiutarlo a girare il vento, perché capisco che non si possa aspettare un allenatore in eterno, alla fine ci vogliono i punti”.
Sarà la sfida degli ex: la Sampdoria ha fatto bene, secondo te, a cedere Linetty, Murru e Bonazzoli al Torino?
“Secondo me no, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico. Linetty era in scadenza e la Sampdoria non è stata in grado di rinnovare il contratto. Qui a Genova dicono che il calciatore si sia impuntato ad andare via, a me risulta che con un aumento dell’ingaggio (perché a Genova Linetty prendeva 500mila euro, poco per un giocatore della sua importanza) sarebbe rimasto. Così non è stato, bravo il Torino ad inserirsi prendendo a 7.5 milioni un giocatore che vale di più per quello che si è visto a Genova. Bonazzoli è stato determinante per la Sampdoria nel post-lockdown, e per come ha giocato sembrava uno di quegli elementi che avrebbero potuto portare a una plusvalenza importante se gestiti nel migliore dei modi. Ma la Samp è arrivata all’ultimo giorno di mercato con l’intenzione di cedere un giocatore là davanti: sembrava dovesse partire Ramirez, un 30enne col contratto in scadenza, e poi ha venduto invece un 23enne che aveva rinnovato un mese prima sino al 2025 senza nemmeno la garanzia di incassare soldi, visto che mi risulta che l’obbligo di riscatto per il Torino scatti a un certo numero di gol. Murru, infine, era reduce da una stagione non buona che gli aveva procurato diverse critiche ma ora la Sampdoria si ritrova con il solo Augello come terzino sinistro di ruolo e l’adattato Regini come riserva, un giocatore più vecchio del sardo e con un ingaggio paragonabile. Murru, poi, è partito con un semplice diritto di riscatto, con il Torino che ha libertà di scelta assoluta sul suo cartellino. Insomma, sono tre operazioni che hanno favorito il Torino piuttosto che la Sampdoria”.
Parlavi di Ramirez, che sarebbe dovuto arrivare al Torino. Ora rinnoverà con la Samp?
“Bella domanda, al momento no. Dopo la sua permanenza a sorpresa sembrava potesse partire per il Brasile, con il Gremio che lo stava trattando, ma il giocatore non era convinto perché alla fine alla Sampdoria sta bene e gioca (anche per le assenze di Keita e Gabbiadini). Sull’eventuale rinnovo circolano diverse voci, tra cui quella che parla di rapporti non eccellenti tra il suo procuratore e Massimo Ferrero. Sta di fatto che l’accordo non si vede ancora, perché comunque il giocatore ha richieste importanti che sforano il tetto ingaggi della Samp. A Torino, comunque, potrebbe esserci Verre al suo posto: è un giocatore che è stato poche volte titolare ma è spesso piaciuto e c’è una forte spinta popolare a suo favore”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA