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Gustavo Giagnoni non ha perso l'ironia e la flemma tipica dei sardi, appassionato di culinaria, non manca di continuare a seguire con passione il calcio e le sue squadre del cuore, divise tra Torino e Mantova.
Gustavo Giagnoni non ha perso l'ironia e la flemma tipica dei sardi, appassionato di culinaria, non manca di continuare a seguire con passione il calcio e le sue squadre del cuore, divise tra Torino e Mantova.
"Il mister con il colbacco, che pose le fondamenta del Toro dello scudetto, fa il punto dell'attuale situazione granata: “Partiamo dal reparto più forte, il centrocampo, va ancora registrato, ma ha delle pedine fondamentali, per cui sotto questo punto di vista la squadra è a posto. Va ancora sistemata la difesa. In attacco a mio parere non si può prescindere da Muzzi, ha una grande voglia, non è mai domo e sa ancora fare dei bellissimi gol”. Il bomber romano farebbe la sua figura in quel famoso tremendismo granata tanto caro a Gustavo.
"Il mister di Carbonia ha qualche consiglio su Cioffi: “L'avevo seguito quand'era a Novara e già dimostrava di essere di categoria superiore, in seguito ha subito un infortunio che l'ha tenuto fuori dai campi per qualche tempo. Sono contento quando a Mantova ha ritrovato la sua buona forma. Presto vedrete il vero Cioffi e sarà una sorpresa”.
"C'è anche spazio per parlare di Gianni De Biasi, un amico: “Ci siamo conosciuti ai tempi del Palermo. E' una persona perbene che non meritava di essere esonerato. Già nel gennaio scorso non aveva gradito gli acquisti di Cairo senza il suo pieno consenso e quando è successo nuovamente in estate ha esternato il suo disagio. Certo andava trattato meglio”. Nel mondo del calcio a pagare sono sempre gli allenatori: “Ho visto di peggio, squadre che hanno cambiato quattro tecnici in un mese. E' la consuetudine purtroppo”.
"C'è spazio per un pronostico riguardo la partita con la Lazio: “Il Toro l'ho visto meglio ultimamente, può farcela a battere la squadra di Delio Rossi”.
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