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Walter Novellino conosce molto bene i meandri della parte bassa della classifica di Serie A. Il tecnico campano sa come lottare per mantenere la categoria grazie alla sua lunga esperienza maturata un po’ in tutte le leghe professionistiche d’Italia e in ogni angolo del paese. Nella sua carriera, tra l’altro, ha allenato sia il Napoli (stagione 1999/2000) sia per due volte il Torino tra il 2007 e il 2009. Proprio i granata e gli azzurri si sfideranno nel prossimo turno in programma lunedì alle 18.30. Così Novellino dice la sua, ai microfoni di Toro News.
Buongiorno mister, 8 punti nelle ultime quattro partite disputate: il Torino ha cambiato passo?
“Decisamente. Ha cambiato passo e ha dimostrato carattere. Il Torino ha trovato finalmente equilibrio e credo che abbia tutto per potersi salvare alla grande. Lo ha dimostrato nelle ultime uscite. Ha svoltato sotto tutti i punti di vista, compreso quello tecnico-tattico. Gli avvicendamenti in panchina sono imprevedibili. Ai granata ha fatto indubbiamente bene”.
Tra Roma e Bologna il Torino ha anche creato diverse occasioni da gol.
“Dipende sempre molto dagli allenatori. Bisogna dar merito a Nicola di aver trasformato il gruppo squadra”.
Da quando è arrivato a fine gennaio si sta imponendo Rolando Mandragora. Cosa ne pensa del centrocampista partenopeo?
“Mandragora, come Sanabria, si sta dimostrando un acquisto determinante. Si vede lontano un miglio che grazie a questi due elementi il Torino è passato dalla notte al giorno”.
La lotta salvezza è realmente entrata nel vivo con gli ultimi risultati positivi di Cagliari e Torino.
“Tutti devono stare attenti. È una lotta intricata. La vittoria del Cagliari ad Udine ha riaperto molte cose e ha compromesso la tranquillità di squadre come Spezia, Genoa e Benevento. Inoltre, la Fiorentina non può ritenersi sana e salva nemmeno dopo l’ultimo successo ottenuto. La partita è apertissima, anche perché al momento terzultimo si trova il Cagliari, compagine molto dotata qualitativamente”.
Anche in Sardegna la cura Leonardo Semplici sta facendo bene?
“Guardi, il Cagliari ha tanti giocatori importanti e si è ritrovato immischiato in una lotta che non gli appartiene. Sta provando ad uscirne lentamente, sfruttando le sue qualità perché in qualsiasi posizione della classifica ti trovi la qualità fa la differenza. Anche il Torino se ne sta accorgendo con il già citato Mandragora, ma anche con Sanabria, un altro che ha fatto alzare l’asticella”.
A proposito di capacità tecniche, Simone Verdi mezz’ala come lo giudica?
“Finalmente Verdi ha trovato il suo posto in campo. Era anche giusto farlo esprimere come sa e in quel ruolo può esprimersi bene e dare un grande contributo al Torino”.
Infine, non si può non parlare di Super Lega in questa settimana. Che idea si è fatto sull’accaduto?
“Per carità! È stata la grande protagonista in senso negativo della settimana. Per fortuna che è finita. Non aveva senso di esistere. Trovo ingiuste tutte le motivazioni portate avanti dai 12 club. Credo che la cosa più bella sia dare l’opportunità a tutti, anche alle piccole squadre, di raggiungere la Champions League. Perché ci dev’essere una preferenza per 12, 15, 18 squadre?”.
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