Claudio Onofri è un fine conoscitore della materia calcistica. È uno dei grandi doppi ex della partita di sabato tra Genoa e Torino (appuntamento alle 15). Cresciuto nel Torino e al Filadelfia, è diventato grande nel Genoa dove si è poi affermato anche dietro la scrivania. Oggi Onofri cura una rubrica sul Secolo XIX dopo essere stato per tanti anni voce di Sky Sport. In esclusiva su Toro News analizza l’avvicinamento di Genoa e Torino al match di sabato.
Esclusiva
Onofri a TN: “I top player del Toro? Buongiorno e Sanabria. E Juric…”
Buongiorno Claudio. È rimasto colpito dalla prestazione del Torino contro il Napoli?“Mi sento di poter dire che dal Toro partite e vittorie come quella di domenica me le aspetto perché ha un bell'organico e perché ha un gran bravo tecnico. Non si può svilire la stagione che si sta svolgendo sotto la Mole. Penso che contro il Napoli si sia vista la differente mano dei due allenatori, i quali stanno vivendo momenti differenti sulle due panchine. Purtroppo, De Laurentiis è riuscito a bruciare qualcosa di importante, bello ed enorme pensando che fosse soltanto lui il protagonista. Detto questo, ritengo che Ivan Juric ti può dare alla lunga quel quid in più che ti permette di attestarti su palcoscenici che per il momento storico del Torino sono davvero significativi”.
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Quindi, rinnoverebbe il contratto a Juric?“È uno dei pochi allenatori che sa valorizzare il prodotto a disposizione, attraverso una metodologia di lavoro che ti fa crescere. E se in un gruppo crescono contemporaneamente 10-12 elementi, i risultati non possono che essere una diretta conseguenza. Tra l’altro, ho sentito che è stato accostato al Torino Raffaele Palladino per il prossimo futuro. Non è un caso che sia Palladino sia Juric siano calcisticamente eredi di Gian Piero Gasperini. Hanno tutti la caratteristica di far migliorare la rosa che hanno a disposizione”.
Prima parlava del protagonismo di De Laurentiis. Secondo lei, negli ultimi due anni e mezzo Cairo si è tolto dai riflettori delegando Juric?“Gasperini e Juric non hanno un carattere facile, non è semplice colloquiare a livello sportivo ed è normale che ci siano delle frizioni. L’intelligenza di un presidente sta nel sapersi assoggettare a un carattere non troppo dolce, fidandosi ciecamente del maestro che si è scelto. Faccio un esempio: perdi Bremer, lo rimpiazzi con due elementi che non sono ancora Bremer e per diventarlo hanno bisogno di una guida abile come Juric. Personalmente, se fossi un presidente, uno come Juric lo terrei sempre. Proprio per questo andrei avanti con lui perché alla lunga per il modo di pensare calcio di Cairo, Juric è uno dei migliori che c’è sulla piazza”.
Chi è il top-player di questo Toro? “Rispondo con due nomi. Il primo nome non lo faccio soltanto per tematiche tecnico-tattiche. Alessandro Buongiorno fa la differenza per il suo modo di essere granata perché la sua gioia di indossare la maglia del Toro influenza positivamente anche gli altri. Mi permetto di fare un esempio personale. Nel Toro sono nato e ho anche vinto uno Scudetto Primavera. Mi sentivo granata. Poi, sono passato al Genoa a 23 anni e ho fatto molto bene. Tornai successivamente al Toro e feci malissimo per svariate ragioni, tanto da non ottenere la riconferma. Bologna e Udinese mi volevano, ma il presidente del Genoa mi richiamò. Non ci pensai due volte e tornai al Genoa, dove ho militato fino alla fine proseguendo anche da dirigente. Non mi pento di quella scelta: potevo andare in Serie A in squadre in cui avrei giocato ma scelsi il Genoa per il cuore ed è stata la scelta vincente. Buongiorno lo inserisco in quella categoria protetta di calciatori che la pensano differentemente rispetto ai semplici affari”.
L’altro big granata?“Il secondo nome è Antonio Sanabria perché è un vero top-player e lo sta dimostrando nelle ultime partite”.
Che cosa si aspetta da Genoa-Torino?“Anche il Genoa di questa stagione ha un bell’aspetto: Gilardino, che è una persona straordinaria e ha creato un’alchimia tra staff, giocatori e tifosi. Gilardino è bravo a adattarsi al modo di giocare dell’avversario e trova soluzioni che possono dare fastidio. Contro Juventus e Inter ha offerto le migliori prestazioni perché il Genoa si è schierato in un modo che ha imbrigliato gli avversari. Per il Toro sarà una partita molto dura, ma lo stesso si può dire per il Genoa”.
Se fosse Vagnati, dove interverrebbe per migliorare il Toro?“Non è facile rispondere. Un po’ tutti stanno dando il loro contributo. Juric sa ricavare il meglio e sa far giocare a calcio le sue squadre, tanto da schierare come braccetti difensivi due che con la difesa hanno poco a che fare, quali Tameze e Rodriguez. Forse, complice anche l’infortunio di Schuurs, aggiungerei una pedina proprio in difesa perché se devi difenderti, avere tre Buongiorno farebbe la differenza. Per il resto, i vari Ricci, Ilic e Vlasic appartengono alla dimensione del Toro. Si potrebbe sempre avere una rosa migliore ma bisogna anche considerare la realtà di cui si sta parlando”.
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