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interviste
di Davide Agazzi - Non poteva esserci ritorno migliore. La seconda esperienza di Giorgio Perinetti a Siena, come direttore sportivo, ha regalato gioie ed emozioni ai suoi tifosi. Con la promozione in tasca, l'annata dei...
di Davide Agazzi - Non poteva esserci ritorno migliore. La seconda esperienza di Giorgio Perinetti a Siena, come direttore sportivo, ha regalato gioie ed emozioni ai suoi tifosi. Con la promozione in tasca, l'annata dei bianconeri non può che definirsi trionfale, vista anche la bruciante retrocessione dello scorso anno. L'ex direttore del Bari ha ritrovato in Toscana le motivazioni giuste per costruire una squadra forte intorno al proprio allenatore, Antonio Conte. Sabato il Siena dovrà vedersela con un Toro bisognoso di punti e Perinetti annuncia battaglia, annunciando che non ci saranno sconti per nessuno. Lo abbiamo intervistato, in esclusiva, per sapere con quale spirito i toscani affronteranno la partita di sabato e quali sono i progetti futuri della squadra di Conte.
Salve direttore, sabato arriva un Torino affamato di punti. Che partita si aspetta?Il Torino ha bisogno dei punti per centrare i play-off, ma anche noi vogliamo vincere. Il campionato non è finito e vogliamo arrivare primi. Anche il Siena è obbligato a fare i tre punti, altrimenti rischiamo il sorpasso dell'Atalanta.
Il Torino avrà forse qualche motivazione in più?Sarà un Toro concentrato e rabbioso, non c'è dubbio. Quest'anno mi aspettavo un Torino diverso, più vicino ad Atalanta e Siena. La stagione dei granata ha deluso un po' tutti, soprattutto con l'organico che si ritrova.
Secondo lei, Siena-Torino è una sfida alla pari?Guardando la classifica non si direbbe, ma credo che il Torino abbia un organico dello stesso livello del Siena, se non più forte. In Serie B, certi giocatori se li può permettere solo il Toro.
Parlando del Siena, come vivete queste ultime giornate ed il duello con l'Atalanta?Abbiamo un po' d'ansia, quella dell'ultimo chilometro. Abbiamo fatto una grande stagione e adesso non dobbiamo fermarci sul più bello. Sappiamo che, se le vinciamo tutte, finiremo il campionato in testa alla classifica.
Tornando alla gara di sabato, il Siena arriva con qualche giocatore acciaccato. Come sta Brienza?Alcuni giocatori non sono al top della forma, ma credo possano recuperare. Brienza è un giocatore importante e spero possa essere della partita.
Ci sarà un duello interessante, tra Calaiò e Bianchi. Il vostro attaccante ha raggiunto quota 100 gol.Calaiò è un buon giocatore, che ha dimostrato di poter fare bene ovunque ha giocato. Ha sempre fatto il suo e quest'anno si è confermato. Bianchi è un grande attaccante, legato al Torino, l'unica squadra che può permettersi un giocatore del genere in Serie B.
Guardando al futuro, si pensa già al Siena della prossima stagione?Assolutamente no. E' troppo presto per programmare qualsiasi cosa. Prima pensiamo a centrare la Serie A e ad arrivare primi, poi vedremo.
Infine, cosa pensa della retrocessione del "suo" Bari?Per prima cosa, non è il mio Bari, visto che l'anno scorso avevamo ottenuto 50 punti. Quest'anno il Bari è stato vittima di una stagione disastrosa e programmata male. Mi dispiace, ma nel calcio sono cose che succedono.
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