Oscar Brevi è stato il primo capitano dell'era Urbano Cairo, proprio per questo resta nei cuori dei tifosi perché quella squadra costruita in fretta e furia nell'estate 2005 genera ancora oggi tanta simpatia, orgoglio e riconoscenza nel popolo granata. Oggi Brevi è in attesa di una chiamata dopo che ha allenato dal dicembre 2022 all'aprile 2023 la Vis Pesaro in Serie C. In esclusiva su Toro News parla del suo amato Torino e soprattutto di due protagonisti della difesa granata: Djidji e Buongiorno.
Esclusiva
Oscar Brevi a TN: “Djidji? Ecco perchè è così importante per il Toro”
Buongiorno Oscar. Che partita ha visto a Genova tra Genoa e Torino?"Ho visto una partita in equilibrio, non è facile affrontare il Genoa in questo momento perché è una una buona squadra. Lo considero un buon punto".
Una partita molto tattica..."Sì, tutti i duelli sono finiti in parità. Tutte e due le squadre giocavano uno contro uno e né Toro né Genoa hanno primeggiato nel numero di duelli vinti. La partita ha rispecchiato il risultato di pareggio per 0 a 0".
Chi ha giocato molto bene a Marassi è stato Koffi Djidji. Concorda?"Sì, concordo. Djidji è rientrato da poco ed è un ottimo giocatore, l'ha dimostrato anche a Genoa".
Perché è così importante per Ivan Juric?"Credo che abbia caratteristiche un po' uniche nella rosa del Toro. Si adatta perfettamente al gioco di Juric, fatto di duello individuali. Quando incontri squadre con attaccanti che dettano la profondità, Djidji diventa ancor più importante. Lo reputo molto importante perché è più veloce degli altri difensori granata".
Juric a inizio stagione ha spesse volte evidenziato l'assenza di Djidji: dall'esterno non è facile comprendere la portata di alcuni comprimari all'interno degli equilibri di un gruppo."C'è sempre più risonanza sui giocatori d'attacco perché è il gioco del calcio che esalta maggiormente i giocatori offensivi. Un allenatore, però, sa che certe caratteristiche difensive non possono mancare in una squadra e quando non le ha soffre. Dall'esterno è più difficile valutare questa variabile e si pensa che un'assenza di Zapata sia sempre più importante di quella di Djidji. Non sempre è così".
Altro grande protagonista è Alessandro Buongiorno."Sta facendo benissimo ed è molto appettibile. Lo è per diverse ragioni: è mancino e non ce ne sono molti in circolazione, è bravo nel gioco aereo e poi è bravo con il pallone fra i piedi. Ha tante qualità e caratteristiche che sono difficili da trovare. Mi aspettavo che potesse avere così tanto mercato ed è normale che parecchie big lo cerchino".
Secondo lei, il gioco di Juric esalta chi difende?"Juric valorizza chi difende. I difensori sono favoriti da un'organizzazione di squadra: è vero che difendono sempre uno contro uno ma il pressing inizia da molto più avanti, dagli attaccanti e dai centrocampisti. Quindi, il difensore trae beneficio dal pressing a tutto campo ed è aiutato da questo tipo di gioco. Ciò mette in vetrina il difensore e lo valorizza".
Infine, il Torino può lottare per l'Europa?"Da tifoso del Torino la speranza è di ottenere un piazzamento in zona europea. Non è facile perché le squadre che sono davanti, dalla Fiorentina al Bologna, dalla Lazio al Napoli, sono molto importanti. Qualche punto è stato perso, ma c'è ancora tanto tempo a disposizione. Se mantenesse il ritmo che c'è stato da novembre in avanti, credo che potrà strappare una qualificazione sebbene ci siano sette avversarie più attrezzate".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA