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Esclusiva

Oskar degli Statuto a TN: “Nel 2024 vorrei una tifoseria unita come un pugno”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

In esclusiva su Toro News le parole del frontman della band torinese e torinista: è lui ad aprire un anno di grandi interviste

La band torinese e torinista degli Statuto ha festeggiato nel 2023 quarant’anni di onorata carriera. L’ha fatto con un grande tour in giro per l’Italia e con un gran finale a Torino lo scorso 22 dicembre. In esclusiva su Toro News è il frontman Oscar Giammarinaro, per tutti Oskar, ad aprire un anno di grandi interviste.

Buongiorno Oskar. Si è chiuso un 2023 davvero ricco di emozioni per Gli Statuto. Può riassumercelo?“È stato un anno importante. Abbiamo aperto con un concerto il 28 gennaio con un concerto da cui è stato tratto un Cd live uscito a maggio. E abbiamo chiuso il tour con un concerto che ha coinvolto tanti amici torinesi e non. Il tour in giro per l’Italia è andato molto bene. Dal Cd live è stato realizzato anche un disco in vinile che ha debuttato all’ottavo posto in classifica. Ci sono state tante soddisfazioni. Il 2023 è stato anche l’anno della scomparsa del nostro batterista (Rudy Ruzza ndr). Questo lutto di marzo ci ha davvero addolorato”.

Avete chiuso il vostro tour il 22 dicembre al Cap101100 e avete nuovamente omaggiato il Grande Torino con il brano “Grande”. Come è nata questa canzone?“L’abbiamo scritta nel cinquantenario della strage di Superga. Volevo fare un omaggio al nostro mito, a quello che ci lega così tanto. La musica ci piaceva, il testo meno. Abbiamo chiesto a Ormezzano di riscrivere il testo e lui l’ha fatto. Il pezzo è diventato un fiore all’occhiello del nostro repertorio perché le parole sono davvero significative”.

Un altro omaggio l’avete dedicato a Paolo Pulici, la storia moderna del Toro.“Certo, dopo Superga Pupi è il Toro. Ho avuto l’onore di conoscerlo quando ero bambino e militavo nelle giovanili del Toro. E poi da adulto l’ho ritrovato da avversario quando vestivo la maglia della Nazionale cantanti e sfidammo le vecchie glorie del Torino. Da quel momento siamo diventati amici e ho anche scritto il brano Facci un gol. Gli ho chiesto di essere il protagonista del videoclip e lui l’ha fatto con grande piacere. Pupi è stato il nostro accompagnatore sul palco quando decidemmo di tornare a suonare a Torino dopo sette anni di stop”.

Le piace questo Toro?“Mi piace a corrente alternata. Il problema sta nella continuità di risultati e prestazioni. La rosa è di livello medio. Spero che nel 2024 ci sia una forte coesione tra i tifosi. Vorrei una tifoseria unita come un pugno al fine di sostenere la squadra”.

Si schiera a favore o contro il rinnovo di Ivan Juric?“Considerato che il contratto scade a giugno aspetterei. Vorrei volere la situazione ambientale intorno a Juric: il seguito della squadra, il suo rapporto con il pubblico e i risultati ottenuti. Non prendo posizione per il suo rinnovo. Juric è un ottimo allenatore, ma non si può essere sempre legati a un allenatore. Se le parti sono contente di continuare assieme, allora si può fare, altrimenti è meglio lascare perdere”.

Il 2023 è stato l’anno del grande no di Alessandro Buongiorno all’Atalanta. Materiale quasi per una canzone?“Buongiorno ce l’ho avuto come alunno alle medie. Non ero suo professore, ma mi è capitato più volte di andare nella sua classe quando faceva prima media e già giocava nel Barracuda. So bene che la sua appartenenza al Toro sia sentita e sincera. La sua scelta rivaluta il calcio moderno. Il valore della maglia è stato alquanto sminuito, Buongiorno ha dato un esempio. Se con il tempo andasse in altre squadre, non si cancellerebbe il suo gesto, di cui tutto il mondo granata aveva bisogno”.

Com’era Buongiorno alle medie?“Era un ragazzetto, educato e simpatico. Un grande appassionato di calcio”.

Un inno del Toro l’avete già inciso in passato. Avete intenzione di fare qualcos’altro per il futuro?“Noi abbiamo fatto l’inno del Toro ufficiale dopo il fallimento quando non erano stati ancora riacquisiti i diritti sportivi. La società in un momento di transizione voleva un inno e ci chiese di scriverlo in attesa del riacquisto dei diritti sportivi. Il nostro inno è datato 2005 ed è Cuore Toro. Per noi è stato un onore averlo scritto e siamo contenti che oggi si sia ritornati all’inno storico, quello che tutti noi cantiamo con affetto, ovvero Ancora Toro. Altri non ne scriveremo, ma il Toro è sempre nei nostri pensieri e nella nostra musica. Oltre al Grande Torino e a Paolo Pulici, abbiamo omaggiato anche il capitano Giorgio Ferrini”.


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