Si avvicina la sfida tra Torino e Udinese (appuntamento sabato 23 dicembre alle ore 15 allo stadio “Olimpico-Grande Torino”). Per condurvi al penultimo appuntamento del 2023 granata Toro News ha scelto un grande ex attaccante come Paolo Poggi. In esclusiva l’ex bomber di Torino e Udinese ci illustra le principali tematiche in casa granata e le principali insidie della sfida ai bianconeri friulani.
Esclusiva
Paolo Poggi a TN: “Zapata? Mi colpisce il peso specifico dei suoi gol”
Buongiorno Paolo. Con che presupposti va in chiusura d’anno solare il Torino?“I presupposti sono buoni, nel senso che in questo finale di 2023 il Torino ha una buona classifica e la prospettiva è rosea per il futuro. Penso sia un momento positivo. Il prossimo ostacolo sarà tosto perché l’Udinese è ferita e sarà vogliosa di riscatto. Il Torino dovrà partire da questo presupposto”.
È alle spalle il momento più complicato per la squadra di Ivan Juric?“Si può scegliere se giudicare mese dopo mese l’andamento di una squadra oppure guardare l’andamento nel suo insieme. Dei momenti difficili in una stagione ci sono sempre, ma ora per il Torino sembra essere alle spalle il momento più complesso”.
L’avversario di sabato, l’Udinese, è squadra molto fisica. Può essere un problema?“Sì, l’Udinese è una squadra molto fisica, ormai da anni. L’Udinese ha costruito tante squadre alquanto fisiche e Juric l’avrà messo in conto. I bianconeri, però, stanno subendo troppo nell’ultimo periodo. La chiave più che sull’aspetto tecnico e fisico bisogna porla sull’aspetto psicologico: il Torino è in fiducia, l’Udinese è ferita”.
Come vede il nuovo Zapata granata?“Mi sembra che a Zapata piaccia fare gol in casa, è un attaccante che ha nelle sue corde tante reti. Sarei felice per lui se continuasse con la media dell’ultimo periodo. Più che il numero mi colpisce il peso specifico dei suoi gol. Non tutti i timbri hanno la stessa importanza, quelli messi a segno da Zapata sono stati tutti decisivi”.
Le due punte permettono al Torino di andare più in verticale?“Non so se puoi andare maggiormente in verticale. È compito dell’allenatore dettare la linea. Credo, però, che la coppia Sanabria-Zapata abbia una sua logica e le ultime prestazioni lo dimostrano”.
Il terzo attaccante, Pietro Pellegri, potrà recitare un ruolo da protagonista o risulta impossibilitato?“Pellegri fa parte di una rosa di attaccanti di buon livello. È un giocatore di qualità. Ci si aspetta sempre qualcosa da lui. Il Torino sta vivendo un buon momento, lui un po’ meno. Credo che se il collettivo funziona, anche Pellegri può far meglio. Il singolo beneficia del bene del collettivo e viceversa, soprattutto se il singolo in questione è un centravanti”.
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