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Patrizio Sala a TN: “Buongiorno è un bel messaggio per tutto il mondo Toro”
Patrizio Sala non merita nemmeno presentazioni. La sua umanità è riconosciuta da tutti in ambito calcistico e a Torino ha lasciato un ricordo indelebile, avendo conquistato lo storico scudetto del 1975/1976. Come sempre quando interviene sulle colonne di Toro News, sa lasciare il segno e lo fa anche questa volta in esclusiva.
Buongiorno Patrizio. Samuele Ricci e Alessandro Buongiorno in Nazionale. Sono il presente e il futuro del Torino?“Sì, sono colonne dell’oggi e del domani. Sono due pedine importanti che se inserite in un’intelaiatura di squadra come questa possono fare grandi cose. Io penso che se il Torino riuscirà a conservare in seno alla propria rosa i principali volti di questa stagione, allora si potranno vedere ottime cose nell’annata ventura. Il primo tassello da confermare è l’allenatore”.
Tra l’altro la parabola di Buongiorno è emblematica. “Buongiorno è un bel messaggio per tutto il mondo granata, in primo luogo per i ragazzi che militano nelle giovanili. Se ci si comporta bene e ci si impegna, si possono ottenere sempre ottimi risultati”.
Vestendo anche la fascia di capitano...“Sì e nel Toro non è mai banale vestirla perché il 4 maggio è ancor più speciale essere capitano del Torino. È doveroso far comprendere ai più giovani chi erano e cosa hanno fatto in un campo da calcio quei giocatori”.
Quali sono i punti forti di Ricci?“Si tratta di un centrocampista completo. Ha diverse attitudini: sa impostare, sa finalizzare, sa recuperare i palloni. Non c’è un qualcosa in cui non eccelle. Può essere il giovane centrocampista del futuro del Toro, nella speranza che non dovrà salutare quando si accenderanno le sirene di mercato su di lui”.
Con l’arrivo di Ilic la mediana del Toro è sempre più tecnica. “Non si vedeva da tempo una mediana così qualitativa. Mi permetta di dire che sta facendo benissimo anche Linetty, che sa donare qualità e quantità. Al Torino non manca nulla per poter competere a un livello un po’ più alto di quello attuale. Il campionato del Toro è buono e sono convinto che il futuro granata sia roseo”.
Un suo ex compagno come Eraldo Pecci ha dichiarato a Toro News nelle scorse settimane che non si diverte molto a guardare il Torino giocare. Concorda? “Io ho visto delle buone partite del Torino, non sono così d’accordo con Eraldo. Non sempre poi dipende dal Torino, ci sono anche gli avversari. Ne ho viste tante di gare buone del Toro. Gli errori poi sono sempre all’ordine del giorno perché la squadra è giovane”.
Il perno centrale per un futuro roseo è Juric? “Sì, come accennato prima è l’allenatore giusto per il Torino. Sa far crescere i giovani e sa far rendere ogni singolo soggetto. Questa è una prerogativa fondamentale per costruire una squadra che possa lottare per importanti traguardi”.
È ancora fattibile l’Europa in questa stagione? “Non è una cosa prematura perché sognare e pensare di farcela sono prerogative di questo sport. Il Torino con Juric ha imparato che prima della gara nessuno è più forte del Toro, al massimo ciò si verifica dopo; te la giochi con tutti”.
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