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Patrizio Sala a TN: “Ilic ha definitivamente cambiato marcia. Su Cairo penso…”
Patrizio Sala aveva vissuto da dentro l'ultimo Torino primo in classifica 47 anni or sono. Dopo la sconfitta contro la Lazio, i granata hanno perso il primato, però resta una buona partenza della squadra di Vanoli. L'ex mediano, Campione d'Italia nel 1976, analizza a 360° il Torino di oggi, naturalmente in esclusiva su Toro News.
Buongiorno Patrizio. Prime impressioni sul Torino di Paolo Vanoli?"Sono molto ottimista e molto fiducioso".
Perché è così ottimista e fiducioso?"Vedo coralità di gioco, il centrocampo è solido e qualitativo. E i tre davanti sono completi. Adams è un attaccante presente dal punto di vista del temperamento, sa anche subentrare bene: è un giocatore da Toro. Con Sanabria e Zapata forma un terzetto di attaccanti molto interessante. Comunque, è la coralità che funziona. Devo dire che anche con la Lazio sono rimasto sorpreso in positivo dai granata perché tutti sanno quello che devono fare con ordine e organizzazione, il Toro mi sembra una squadra che si applica".
Ha parlato di Adams. Sta facendo molto bene anche Saul Coco."Coco è buono, un ottimo innesto. Tecnicamente è fortissimo. Non sottovaluterei nemmeno Maripan. Penso che siano stati presi difensori di qualità: Buongiorno è stato ben sostituito. Poi, è normale che perdere Buongiorno non è semplice da digerire, del resto stiamo parlando di un difensore che è andato al Napoli".
Ilic ha svoltato?"Sì, Ilic ha definitivamente cambiato marcia. Sta trovando continuità. E poi mi è piaciuta la scelta di Vanoli di riportare in mediana Tameze. Il centrocampo è un bel mix di qualità e di quantità".
Cosa manca al Toro per restare sempre al top?"Ci manca un laterale sinistro di qualità. Abbiamo poche alternative mancine su quella fascia. Siamo una squadra costruita per mettere palloni in mezzo, servono cross nell'area di rigore. Inoltre, abbiamo anche l'alternativa Vlasic in grado di far cambiare modulo alla squadra".
Le ha fatto effetto vedere il Torino primo dopo 47 anni?"Vorrei vederlo nelle prime quattro/cinque posizioni a fine campionato, non a fine settembre al primo posto. Comunque, questo è stato un buon viatico per avere fiducia".
Le piace l'approccio di Vanoli?"Ha un carattere che mi piace. Non dà fastidio alla squadra. Ci sono suoi colleghi che invece rompono le scatole in modo esagerato ai giocatori in campo. Vanoli sa il fatto suo, è sul pezzo. Ha buone idee e sa fare buone scelte. Il suo impatto è stato ottimo".
Cosa pensa dell'accesa contestazione in essere alla presidenza di Urbano Cairo?"Da un po' ho la mia idea. Abbiamo un presidente, bisogna partire da questo. Non siamo allo sbando. Poi, bisogna aggiungere che non è facile farsi volere bene. Mi metto nei panni del tifoso ma anche dello stesso presidente. Sentirsi sempre contestare non è facile. Bisognerebbe spiegare meglio alcune mosse. Ad esempio la cessione di Bellanova: era necessaria per rientrare delle spese fatte in passato, allora bisognava parlare chiaro affinché tutti capissero la decisione".
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