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Peduzzi (MonzaNews): “Il Monza è costruito male, basterà poco per batterlo”

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Conosciamo meglio la formazione brianzola, prossima avversaria del Toro, grazie a chi la segue sempre da vicino
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

Dopo l'ottimo successo in casa contro il Milan, per il Torino il prossimo avversario sarà il Monza fanalino di coda della classifica di Serie A. La squadra brianzola è tornata ad essere allenata da Alessandro Nesta dopo diversi problemi emersi in questo campionato, problemi che abbiamo analizzato con chi segue sempre da vicino la formazione biancorossa. Si tratta di Stefano Peduzzi, direttore responsabile di Monza News che noi ringraziamo per essersi concesso ai nostri microfoni e averci presentato il prossimo avversario del Toro.

Buongiorno Stefano, in che stato morale e fisico arriva il Monza alla partita con il Torino? La squadra e l’ambiente credono nella salvezza?"Moralmente a pezzi dopo la sconfitta contro la Roma, ci si aspettava un approccio diverso dal ritorno di Nesta ma è arrivato un punto in due partite. La squadra a livello mentale è a pezzi e sembra quasi già rassegnata alla Serie B ma si spera in una reazione d'orgoglio da parte della squadra. L'ambiente è depresso e si sta già facendo il 'de profundis' alla squadra che pare destinata ad una retrocessione".

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Il terzultimo punto fatto dal Monza è stato proprio a Torino contro la squadra di Vanoli, rispetto a quel match d’andata sono cambiati i biancorossi a livello di gioco?"Sì, rispetto a quella sfida d'andata è cambiato molto. Sono partiti 4 giocatori importanti come Pablo Mari, Djuric, Maldini e Bondo che erano un po' l'asse portante della squadra. Il modulo è rimasto sempre lo stesso, il 3-4-2-1 anche se ogni tanto Nesta usa la difesa a 4. I principi di gioco sono gli stessi ma sono cambiati gli interpreti e sono arrivati giovani, la squadra è cambiata molto".

In mezzo a queste due partite c’è stato anche l’avvicendamento in panchina con la parentesi Bocchetti. Come ha visto la piazza questi cambi di allenatore?"Si chiedeva la testa di Nesta già da prima di quando è arrivato l'esonero. È arrivato l'esonero dopo una sconfitta con la Juventus in cui il Monza ha fatto bene, poi è arrivato Bocchetti che ha vinto una sola partita in sette turni e la squadra è sprofondata in classifica. Ora è tornato Nesta per provare a dare un po' di equilibrio e dignità al finale di stagione, la gente si chiede anche perché dalla società non arrivino mai dichiarazioni. Nel Torino c'è Cairo che dopo le partite talvolta si ferma a parlare con i giornalisti, invece a Monza c'è Galliani che quasi non si vede più".

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Qual è il principale difetto del Monza? Cosa dovrebbe fare il Toro in campo per vincere la partita?"Questa squadra è strutturata male e ha tanti problemi di infortuni, ci sono stati problemi in preparazione. Contro la Roma erano assenti undici giocatori quindi è sicuramente anche un problema di preparazione. I risultati poi dicono che questa è una squadra molto probabilmente costruita male. Il Monza ha talmente tanto difficoltà che basta poco per batterlo".

D’altro canto quali sono le principali armi del Monza? Cosa può essere temibile nella formazione di Nesta?"Se sta bene Dany Mota Carvalho è un giocatore importante, questa squadra ha quasi sempre fatto bene anche a livello di tenuta difensiva. Il rientro di Izzo dopo la squalifica di domenica può essere sicuramente un'arma importante per dare equilibrio a livello difensivo".