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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - SEPTEMBER 17: Josip Brekalo of Torino FC in action during the Serie A match between US Sassuolo and Torino FC at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on September 17, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Il Torino si prepara ad affrontare una delle gare più importanti della stagione, si tratta della sfida da dentro o fuori contro la Fiorentina nei quarti di finale di Coppa Italia. In vista della partita di questa sera abbiamo fatto alcune domande a Saverio Pestuggia di ViolaNews.com per farci introdurre al meglio al match dal punto di vista della formazione di Italiano.
Buongiorno Saverio, come sta la Fiorentina? Il punto ottenuto contro la Lazio può aver aiutato la squadra?
"Il morale sta tornando alto dopo la fischiata generale che c'è stata alla fine della partita contro il Torino. Contro la Lazio c'è stato qualcosa di meglio, Italiano è tornato al 4-3-3 e la squadra ha risposto abbastanza bene. La Lazio non ha fatto molti tiri ma anche la Fiorentina crea e gioca tanto ma tira poco. Tutto questo ha riportato morale e consapevolezza perché non è proprio una squadraccia e può fare certamente meglio di quanto fatto finora".
Recentemente in campionato il Torino ha battuto la Fiorentina in casa propria. Ora però arriva la partita di Coppa Italia che sarà forse ancora più importante perché è un dentro o fuori. Italiano si affiderà agli uomini migliori?
"Le squadre di Juric sono sempre difficili da affrontare e la Fiorentina infatti schiererà la formazione migliore. Penso che davanti a Terracciano ci saranno Dodò e Biraghi laterali con in mezzo Milenkovic e Martinez Quarta, che dovrebbe rientrare. Senza Amrabat, dovrebbe giocare l'ex Mandragora con Duncan interno e uno tra Barak e Bonaventura. Davanti poi penso che ci saranno Nico Gonzalez sicuramente, poi Jovic al centro e secondo me Ikone. Contro il Toro aveva giocato Kouamé ma è in fase calante e Saponara può entrare a partita in corso".
La Fiorentina come il Torino non è certa di raggiungere un posto in Europa passando dal campionato. A questo punto la Coppa Italia, al pari della Conference League, assume ancora più importanza per dare peso alla stagione?
"Nessuna delle due in campionato sta facendo benissimo. Il cammino in Coppa Italia, sia che vinca la Fiorentina sia che vinca il Torino è più agevole del previsto. Questa è una buona occasione per andare avanti e per tentare l'Europa. In Conference è capitato il Braga che è una delle formazioni più in forma ed è seconda in classifica in Portogallo, questa via la vedo abbastanza difficile. La via della Coppa Italia invece mi sembra leggermente più facile".
L’acquisto di Brekalo come lo giudica? Era ciò che serviva a Italiano? Ha possibilità di giocare già contro il suo ex Toro?
"Conoscendo Italiano, Brekalo lo vedremo tra un po'. Il giocatore, voi del Torino lo conoscete bene, è forte e salta l'uomo. Dal punto di vista economico è un super colpo perché lo hanno pagato poco e con una percentuale di futura rivendita abbastanza bassa. In questo momento la Fiorentina di esterni ha Nico Gonzalez, Saponara che non è proprio un esterno, Ikone e Kouamé, i quali hanno più bassi che alti e poi Sottil ma è un punto interrogativo. Quindi, è un buon giocatore e il suo acquisto ha dei punti a favore".
E Mandragora invece?
"Da lui mi aspettavo di più, non ha fatto un granché nella prima parte. Non mi è mai dispiaciuto però non è che abbia brillato, sta sempre sul 6. L'alternativa a Mandragora è Duncan che ha forza fisica ma tecnicamente è meno bravo. Ha queste caratteristiche ma da lui mi aspettavo qualche rete in più".
Quali possono essere i giocatori più pericolosi per il Torino? Chi sono quelli risultati più in forma nelle ultime gare e che possono dunque mettere in difficoltà i granata?
"In primis, dico assolutamente Nico Gonzalez perché ha tiro, dribbling e cattiveria. Ora si è caricato con l'ultima rete. Poi spero Jovic che si è presentato con grandi numeri del passato. Fa delle cose da attaccante vero ma sembra non avere sempre tanta voglia. Poi indico anche Bonaventura che non dura tutta la stagione al massimo però gestisce bene la palla e si fa vedere anche in area di rigore. Infine, come 'posizione di riserva' dico anche Dodò che contro la Lazio ha finalmente fatto vedere di saper spingere in attacco".
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