In esclusiva su Toro News interviene un doppio ex della sfida tra Bologna e Torino: l'ex laterale difensivo Matteo Rubin. Ritiratosi al termine della stagione sportiva 2023/2024, Rubin ha mosso i primi passi nel professionismo nel Torino ma probabilmente le migliori cose le ha fatte al Bologna.


Esclusiva
Rubin a TN: “L’operazione Biraghi al Toro mi ricorda De Silvestri al Bologna”
Buongiorno Matteo. Cosa si attende da Bologna-Torino?"Mi aspetto una partita tra due squadre in salute. Il Bologna sta giocando bene e dopo la vittoria in Champions contro il Borussia le prestazioni sono sensibilmente migliorate. Il Torino ha raccolto un buon pareggio con l'Atalanta, con il Genoa ci si poteva attendere qualcosa in più. Sarà una bella partita. Il Bologna ha bisogno di punti per l'Europa, il Toro per mettere in ghiaccio la salvezza".
Il Torino potrebbe vivere un'ultima parte di stagione senza troppi vincoli di classifica. Può essere un vantaggio giocare senza pressioni?"Sì, sicuramente. Quando non hai pressioni, lavori meglio e più serenament. Puoi rischiare la giocata in più. Però, quando vesti la maglia del Toro, le pressioni ci sono sempre. Tifosi e società si aspettano sempre cose positive anche se non ci sono grandi obiettivi di classifica".
Come giudica il mercato di riparazione dei granata?"Mi è sembrato mirato. Sono state inserite delle pedine. L'assenza di Zapata ha lasciato un vuoto nel Toro perché ha perso un giocatore che fa reparto da solo. Non era facile trovare un rimpiazzo di Zapata, alla fine si è optato per non prendere nessun vero sostituto del colombiano".
Biraghi potrà dire ancora la sua?"Ho sempre percepito che Biraghi fosse sempre contestato e messo in discussione dai tifosi della Fiorentina. Mi sono sempre chiesto la ragione. Non è un fenomeno ma è un ottimo giocatore dotato di un mancino importante, come dimostrano i suoi calci piazzati. Firenze e Torino sono piazze ambiziose, ma tali critiche non le ho mai capite fino in fondo. Biraghi è uno che spinge tanto e magari concede un po' in difesa. Mi sembra un rinforzo mirato e può ancora dare tanto. Il suo trasferimento dalla Fiorentina al Torino mi ricorda quello di De Silvestri dal Torino al Bologna e De Silvestri a Bologna sta ancora dando il suo contributo".
Tra l'altro sia Biraghi sia De Silvestri a suo tempo sono passati da una società gloriosa a un'altra."Bologna, Torino, Firenze sono tutte piazze ideali per rimetterti in forma. Sono luoghi in cui si respira calcio, in cui c'è ambizione e quindi se hai voglia di rimetterti in gioco, puoi certamente fare tanto. De Silvestri l'ha dimostrato al Bologna. E poi Biraghi era il capitano della Fiorentina, non del fanalino di coda in Serie B. Se arriva con la testa giusta, può ancora dare tanto".
Vanoli è passato alla difesa a quattro nelle ultime settimane. Quanto cambia il modo di giocare di una squadra dal 3-5-2 al 4-2-3-1?"Quando difendi a quattro sei organizzato in modo differente. Io preferivo giocare a cinque, però devi avere necessariamente due quinti forti in grado di coprire tutto il campo. Vanoli ah cambiato perché si è accorto che non aveva i giocatori giusti per sostenere il 3-5-2. La base del 3-5-2 sono tre 'animali' difensivi e poi esterni a tutta fascia come quelli che vuole Gasperini. Con la difesa a quattro hai più la possibilità di tenere i laterali difensivi bloccati in difesa".
Ha chiuso la sua carriera calcistica: vuole restare in questo mondo?"Sì, mi sono fermato la scorsa primavera. Ti dirò che seguo ancora il calcio, però lo percepisco in modo molto differente rispetto al passato. Non ho l'ambizione di restare nel calcio perché l'ambiente è cambiato. Oggi se entro in uno stadio di Serie A non più la pelle d'oca, mi manca qualcosa. Purtroppo, è un mondo fatto di interessi e per rimanerci devi avere un po' la faccia tosta, devi saper navigare in un mare complesso. Tanti giocatori non sanno nemmeno come sono arrivati in Serie A e tolgono il posto a ragazzini che potrebbero ritagliarsi il loro spazio".
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