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BOLOGNA, ITALY - AUGUST 22: Federico Bonazzoli of US Salernitana celebrates after scoring the opening goal from the penalty spot during the Serie A match between Bologna FC v US Salernitana at Stadio Renato Dall'Ara on August 22, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Mario Ruggiero, collaboratore di Gazzetta.it e direttore di Fantamagazine, segue da vicino le vicissitudini della Salernitana. Stavolta è lui a concedersi a Toro News per raccontarci l'avvicinamento dei campani alla sfida di domenica alle 15 allo stadio "Olimpico-Grande Torino".
"L’effetto Ribery può aiutare tantissimo la Salernitana, che è alla ricerca di un leader tecnico e di esperienza in questa terza volta in Serie A per l’Ippocampo. Per come si è posto, con grande umiltà e serenità, nei confronti dell’ambiente penso che Ribery possa far bene alle sorti della Salernitana sia dentro che fuori dal campo. Dal punto di vista sportivo, chiaramente, la situazione non è cambiata molto. La squadra ha alcune pecche e salvarsi in Serie A non è mai semplice, figurarsi nelle condizioni della Salernitana che vive un campionato praticamente senza società. Ribery, quindi, può portare tanta positività e, magari, interesse mediatico per una veloce risoluzione della querelle societaria".
Come può cambiare tatticamente la squadra Ribery?
"Chiaramente all’inizio immagino che Castori non stravolgerà la squadra, ma andrà dritto sul 3-5-2 con Ribery pronto a subentrare a gara in corso dando il cambio ad uno tra Bonazzoli e Simy. Successivamente, quando il calciatore francese sarà tirato a lucido non è impensabile vedere la Salernitana schierarsi in campo con il 3-4-1-2 con tutti e tre gli attaccanti contemporaneamente sul terreno di gioco".
Come sta Simy: potrà partire dal 1' contro il Torino?
"Sicuramente, rispetto a due settimane fa, sta molto meglio. Contro Bologna e Roma è entrato a gara in corso e ha palesato un netto ritardo di condizione. Ha approfittato della sosta per migliorare il suo stato di forma e partirà, con grande probabilità, dal primo minuto facendo coppia con Bonazzoli sfruttando un mantra del calcio, ossia che la condizione fisica aumenta solo giocando".
Come giudica l'innesto di Bonazzoli, reduce da un anno incolore al Torino?
"È un giocatore che seguo da parecchi anni e che non ha mai avuto particolare fortuna in A perché ha sempre vissuto stagioni da riserva. Anche lo scorso anno ha fatto fatica a trovare spazio, chiuso dall’affollato (soprattutto con l’arrivo di Sanabria) reparto offensivo torinese. A Salerno è la sua grande chance per brillare e dimostrare di essere all’altezza della massima serie. In queste prime partite ufficiali ha giocato con grande grinta e disponibilità al sacrificio. Inoltre, ha dimostrato anche di avere grandi mezzi tecnici, come il primo goal segnato alla Reggina in Coppa Italia: un capolavoro balistico. Può far bene, ma dipende unicamente da lui".
Secondo lei, il Torino sarà una concorrente della Salernitana per non retrocedere oppure vale qualcosa in più?
"Una piazza come Torino merita, a prescindere, sempre qualcosa in più. Dall’esterno si è percepito come gli ultimi due anni siano stati molto difficili. A mio avviso Juric è una garanzia ed è l’allenatore giusto per poter riportare il Torino nella dimensione che merita, ossia a ridosso della zona europea. A patto che non si innervosisca troppo. Tuttavia, la Serie A ci ha insegnato, soprattutto negli ultimi anni, che i valori tecnici possono soccombere se non c’è la giusta armonia nello spogliatoio. L’emblema è il Parma dello scorso anno, squadra che - sulla carta - non era affatto candidata alla retrocessione, soprattutto dopo il cambio di società".
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