Torniamo nel vecchio millennio, precisamente alla stagione 1998/1999. Siamo in Piemonte, nello specifico nella città di Biella. Allenatore in quella stagione della Biellese in Serie C2 era Giuseppe Sannino, allora giovane tecnico alla prima esperienza tra i grandi. Fino a quel momento, infatti, aveva sempre e soltanto gestito formazioni giovanili tra Voghera, Monza e Como. Nell’estate 1998, invece, iniziò la propria esperienza in una Prima Squadra e incrociò per un breve arco di tempo Davide Vagnati, passato dall’Andria alla Biellese nel mercato di gennaio (in totale 10 apparizioni in quello scorcio di torneo). L’attuale responsabile dell’area tecnica del Torino era un centrocampista e la sua carriera non è stata di primissimo pelo, sebbene abbia militato tra i professionisti in Serie C, siglando anche un memorabile gol in rovesciata contro il Napoli quando vestiva la casacca della Massese. Il classe 1978 Vagnati al tempo dell’avventura in bianconero con Sannino in panchina aveva poco più di vent’anni, ma aveva già una certa personalità, come evidenzia lo stesso Sannino, che nell’ultima stagione ha allenato l’Honvéd in Ungheria.
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Sannino celebra il suo ex giocatore Vagnati: “Si è affermato per la sua umiltà”
Esclusiva TN / Nella stagione 1998/1999 Sannino ha allenato Vagnati alla Biellese per uno scorcio di campionato
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UMILTA’ - “Il suo percorso che l’ha portato a Torino è stato importante – dice Sannino –. Al di là della sua esperienza da calciatore, Vagnati si è dimostrato un direttore sportivo abile nella gestione e nella costruzione delle sue squadre. Ho sfidato più volte la sua Spal e devo dire che con Semplici in panchina ha realizzato un vero e proprio miracolo. Vagnati si è calato nel suo ruolo con grande umiltà e si è meritato la sua scalata”. Riavvolgendo il nastro della memoria e tornando proprio ai tempi di Biella Sannino aggiunge: “Avevo a disposizione in quella stagione un gruppo straordinario. Vagnati era un giovane ragazzo con una personalità già ben definita. Spiccava, però, la sua principale caratteristica che gli ha permesso di far carriera come direttore sportivo, ovvero l’umiltà”.
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PIAZZA GIUSTA - L’esperienza di Davide Vagnati con il club granata è appena iniziata. Le prime conferenze stampa di presentazione (QUI LA PRIMA)(QUI LA SECONDA), i primi approcci con lo stadio Filadelfia e con l’impianto dell’Olimpico Grande Torino e poi le prime fondamentali conversazioni con Moreno Longo e con i giocatori. Sannino sul futuro al Torino di Vagnati afferma: “Mi auguro che possa dare continuità. Spero che possa riportare il Torino dove merita in classifica, dopo una stagione in sordina. Può partire da una base di giovani importanti e con il presidente Cairo potrà strutturare il futuro”. E ancora: “Chi nasce torinista è un tifoso differente rispetto a tutti gli altri. Ha un calore diverso e quindi Vagnati ha trovato la giusta collocazione in una piazza che ha bisogno di rinnovato entusiasmo”.
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