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Sartori: ‘Mantovani? Qualcosa di vero c’è’

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

 

Il Chievo è la prima squadra a tornare in Serie A, dopo un solo anno di cadetteria seguito ad una dolorosa retrocessione,...

"di Alessandro Salvatico

"Il Chievo è la prima squadra a tornare in Serie A, dopo un solo anno di cadetteria seguito ad una dolorosa retrocessione, maturata al termine di una stagione iniziata addirittura con i preliminari di Champions League. Un risultato che dice, definitivamente, che quello dei “butei” non è un “miracolo”, non è un fuoco di paglia, ma una realtà solida e figlia di un lavoro di progettazione paziente e lungimirante. Il lavoro di Giovanni Sartori.

"Sartori, innanzitutto complimenti.Grazie!

"Sinceramente: ve lo aspettavate? Vi aspettavate di vincere il campionato?La squadra era stata costruita con l’obiettivo di provare a risalire immediatamente, magari di raggiungere i play-off, ma certo aver vinto il campionato è molto. L’aspetto più difficile che a inizio stagione ci si presentava era il rimotivare, rimotivare l’ambiente, rimotivare giocatori che non dico fossero rimasti malvolentieri, ma che comunque erano reduci da una retrocessione, con tutto quel che si porta dietro. In questo devo dire che è stato particolarmente bravo l’allenatore. Insomma sì, sapevamo di avere una buona squadra, speravamo nella promozione. E’ andata benissimo.

"L’allenatore: al momento, è l’unico già confermato.Sì, possiamo dire di sì.

"A proposito di sorprese: qual è la situazione contrattuale di Bentivoglio? Ne avete acquisito l’intero cartellino.Sì, è interamente nostro e ha un contratto di 5 anni. Doveva essere la prima riserva per i centrocampisti, invece alla fine non ha saltato una partita: gli altri hanno ruotato, a turno, tutti: tranne lui. Una sorpresa, sì.

"Il Chievo è infarcito di ex-granata.E’ vero, ci sono stati molti scambi e addirittura ci sono diversi giocatori che vi sono giunti indirettamente: come Corini e Barone. E poi Bjelanovic, e Lazetic. E Franceschini… Per non parlare dei trasferimenti diretti.

"Anche in gialloblù, oltre alle molte trattative avvenute, ci sono ex “indiretti”: Pellissier, Marcolini, Moro, perfino nello staff: il team manager è Pacione, l’allenatore in seconda Carillo…Già, notevole. Questo rapporto che ci lega al granata non è altro che un motivo in più per simpatizzare ulteriormente per il Toro. I nostri rapporti risalgono a parecchio tempo fa, ricordo il passaggio di Sinigaglia, poi ne seguirono davvero tantissimi… C’è qualcosa che lega le nostre due società, ci fa soltanto piacere.

"Giovanni Sartori, nel corso dell’intervista, dice chiaramente che non intende parlare del suo personale rapporto con il Torino, né di quello che poteva essere e non fu, né di quello che potrebbe ancora concretizzarsi in futuro, magari in un futuro che si avvicina più ad un presente. A proposito della trattativa che sembrava doverlo portare in granata due anni fa, il ds gialloblù dice: “Furono dette cose non del tutto esatte, io magari per certi aspetti mi tirai indietro”, fattostà che il dirigente non vuole rilasciare dichiarazioni che possano accostarlo alla società di Via Arcivescovado, per evitare incomprensioni ed equivoci.

"Avete già iniziato a lavorare per il mercato?No, abbiamo ottenuto la promozione 48 ore fa, ieri sono stato assalito da congratulazioni e telefonate, tra qualche giorno ci incontreremo con Iachini e faremo il punto della situazione. Per ora, non ancora.

"Tra gli ex (diretti però) c’è Mantovani, che molti a Torino vedrebbero come giocatore ideale per la difesa di De Biasi. Avete ricevuto richieste per lui, magari dalla società di Cairo?Qualche cosa ho sentito. Nessuna richiesta ufficiale, ma dev’esserci qualcosa di vero.

"E il ChievoVerona com’è orientato relativamente ad una trattativa di cessione per lui?Mantovani è molto bravo e ha disputato una bella stagione, ma certo potremmo metterci a tavolino e studiare con lui la soluzione migliore per entrambi.

"La squadra a disposizione di Iachini va ritoccata parecchio o basteranno pochi interventi?No, c’è da lavorare parecchio. Dovremo lavorare sodo per fare la squadra dell’anno prossimo. Bisognerà anche sfoltire, magari in attacco, dove i gli effettivi sono numerosi.