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Esclusiva

Schwoch a TN: “Vorrei vedere gli attaccanti del Toro che dettano la profondità”

Schwoch a TN: “Vorrei vedere gli attaccanti del Toro che dettano la profondità” - immagine 1
In esclusiva le parole dell'ex giocatore del Torino, oggi commentatore tecnico di DAZN. Venerdì ha seguito dalla cabina di commento proprio i granata di Ivan Juric
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Stefan Schwoch ha commentato per l’emittente DAZN il match interno del Torino contro il Lecce di venerdì 16 febbraio. In esclusiva su Toro News l’ex giocatore del Torino (per lui una stagione, la 2000/2001 in Serie B; 38 apparizioni complessive e ben 16 gol in tutte le competizioni) analizza la gara e le difficoltà in fase di costruzione dei granata.

Buongiorno Stefan. Come ha visto dalla cabina di commento il Torino di Juric contro il Lecce?"Il risultato è l'aspetto più importante della partita. Nel primo tempo il Toro è stato poco pericoloso e l'aspetto preoccupante è stato che il Lecce ha limitato i granata con il minimo sforzo. Il secondo tempo è stato differente. Bellanova ha realizzato un grandissimo gol che ha spianato la strada. Il Lecce ha avuto poca forza d'urto e non ha creato occasioni. Però, se vuoi centrare un posto in Europa in fase offensiva devi fare di più: credo che non ci siano dubbi". 

Come spiega i dati eclatanti dal punto di vista difensivo dei granata?"Il Torino gioca stretto e corto, toglie spazio agli avversari. La fase difensiva riesce a funzionare anche senza il suo difensore più bravo, ovvero Buongiorno. I granata non sono mai lunghi. La compattezza è il segreto della squadra di Juric. E poi l'aggressione in fase di non possesso mette in crisi gli avversari". 

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Il Toro spende troppe energie psicofisiche per la fase difensiva, privandosi di forze per la fase di possesso?"Il Toro senza palla ti aggredisce, questo senza dubbio toglie delle energie. Però, i problemi sono altri. Secondo me, il Torino quando ti attacca non lo fa a 200 all'ora. Tante volte il fraseggio granata è lento. Strappa raramente e gioca poco in verticale". 

Un calcio sempre meno verticale quello di Juric?"Sì, decisamente. Anche venerdì il pallone è passato da destra a sinistra e da sinistra a destra ed è passato in modo lento. Mi sembra che manchi la verticalità e si prediliga un possesso palla troppo spesso sterile". 

Quali sono i giocatori granata che l'hanno maggiormente convinta?"Bellanova ha confermato di stare molto bene. Mi è piaciuto Ricci. E poi quando è entrato Linetty ha fatto una buona partita: dà personalità al reparto e appoggia l'azione offensiva". 

Che partita si aspetta nel recupero contro la Lazio? "Tatticamente il Toro non cambierà molto. Avrà un possesso palla un po' inferiore rispetto a venerdì perché la Lazio sa palleggiare. Credo che il Toro starà un po' più basso per ripartire con le sue frecce laterali. Mi piacerebbe vedere le due punte del 3-4-1-2 di Juric dettare maggiormente la profondità, accade troppo poco spesso. Se non detti la profondità, togli pensieri alle difese avversarie". 

A tal proposito, le è piaciuta la soluzione con la doppia punta di peso, Zapata-Pellegri?"Nì, perché non si sono mossi benissimo. La punta che andava incontro non aveva mai l'altra alle spalle pronta a dettare la profondità. La linea del Lecce rimaneva compatta perché entrambi gli attaccanti, soprattutto nel primo tempo, andavano soltanto incontro senza mai dettare la profondità". 

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