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di Valentino Della Casa - Torino-Verona è una gara dal fascino storico. In qualunque categoria si giochi. Gli incontri tra le due squadre sono stati innumerevoli durante la loro secolare storia, e hanno spesso dato vita...
di Valentino Della Casa - Torino-Verona è una gara dal fascino storico. In qualunque categoria si giochi. Gli incontri tra le due squadre sono stati innumerevoli durante la loro secolare storia, e hanno spesso dato vita a partite di bellezza impareggiabile. Tra queste, balza agli occhi quella del 16 novembre 1969. I granata giocavano in casa, al Comunale, di fronte a circa 18mila spettatori. Dopo il vantaggio per gli scaligeri a opera di Clerici, ci fu il pareggio di Carelli. Ma il Toro, si sa, è squadra tosta, e non molla mai. La gente stava già preparandosi ad uscire dallo stadio, quando un difensorone, una volta mezz'ala, al novantesimo mette a segno la rete della vittoria. Fu soltanto una delle 250 partite che Giorgio Puia disputò con la maglia granata, in nove anni di permanenza (dal '63 al '72). Di questa ha infatti uno sbiadito ricordo, ma del Torino, che continua a seguire assiduamente, parla molto volentieri. E lo fa in esclusiva per Toro News.Buongiorno, signor Puia. Forse quest'anno il Toro ce la fa davvero.Speriamo, questo è, questo deve essere l'anno del Toro. Senza scuse, anche perché siamo davvero un'ottima squadra. Una squadra che così non si vedeva da tempo, che ha saputo ritrovare quello spirito perduto, di cui a volte ho un po' di nostalgia.Merito di Ventura?Senza dubbio. Onore a lui, che da grande maestro di calcio quale è ha capito cosa ci voleva in questa piazza. E poi il Toro gioca anche in maniera gradevole, cosa che non guasta mai. Siamo in testa dall'inizio del campionato e se riusciamo a vincere facciamo un grandissimo passo avanti verso la Serie A. Il Verona è temibile, così come lo sono Pescara e Sassuolo, ma noi siamo più forti e dobbiamo far valere questa differenza, cominciando a distaccare notevolmente la terza in classifica. Guarderò la partita di lunedì con grandissima attenzione, sarà sicuramente entusiasmante.E tra le fila del Toro giocherà un certo Ogbonna. Da ex grande difensore, cosa ne pensa del vicecapitano granata?Ogbonna non è un grande, ma un grandissimo giocatore. E lo è senza aver praticamente mai giocato in Serie A. La cosa ancora più sorprendente, è che ha dei margini di miglioramento ancora elevatissimi, e la Nazionale, lo dico per esperienza può essere un ottimo stimolo a crescere ulteriormente. Spero proprio che vada agli Europei, e che possa disputarli da titolare. Sono sicuro che farebbe benissimo.C'è chi paragona Ogbonna proprio a lei, Puia.Beh, come stazza fisica forse ci siamo, anche come bravura nel colpo di testa. Penso però che Angelo sia più esplosivo. Io, con un passato anche da mezz'ala, probabilmente ero più tecnico. Ma adesso un difensore (anche se si può parlare più genericamente per ogni giocatore) deve avere grandi dote fisiche. Ogbonna le ha senza alcun dubbio, sono veramente convinto che diventerà un grandissimo stopper.Vorrebbe dire molto, per il vivaio del Toro.Già, una nota dolente, così come il Fila. Ma io resto fiducioso, spero, anzi sono convinto, che qualcosa cambierà. Leggo che da tutte le parti c'è l'intenzione di rimettere in piedi la nostra casa, ed è già un enorme passo avanti rispetto agli scorsi anni. E poi ci sono tanti progetti, dobbiamo veramente augurarci che vada tutto a buon fine. Per il Toro sarebbe una vera svolta.Quella che ci si attende da anni.Sì, anche se non sarei critico oltremisura con Cairo. Io penso che l'ultimo vero Toro, con la T maiuscola, sia stato con Pianelli. Poi troppi alti e bassi, troppe illusioni, troppe parole gettate al vento. Con l'avvento di Cairo pensavo che qualcosa fosse cambiato, e in effetti nei primissimi anni avevo rivisto quello spirito, che poteva permettere di fare bene. Poi ci siamo un po' persi, ma continuo a credere che senza l'attuale presidente saremmo proprio spariti. E da un bel pezzo. Ma adesso dobbiamo guardare al presente. Questo deve essere l'anno della rinascita, anche perché ci sono delle basi ottime per fare bene anche la prossima stagione, in Serie A. Poi, una cosa tira l'altra e magari riusciremo a ritrovare un po' di quel vecchio, stupendo Toro.Grazie mille, signor Puia.Grazie a voi e sempre forza Toro!
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