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Sorrentino, l’esordio col Toro 25 anni fa: “Ricordo come fosse oggi e su Vanoli…”

Gianluca Sartori Direttore 
In esclusiva ai nostri microfoni l'ex portiere granata ha ricordato il suo esordio di 25 anni fa e poi ha raccontato la sua amicizia con Vanoli

Il 13 giugno 1999, esattamente 25 anni fa, il Torino scendeva in campo nella 38^ giornata del campionato di Serie B per sfidare la Reggina nell'ultimo turno e conscio di aver già ottenuto la certezza matematica della promozione in Serie A. Al 35' minuto di quella partita scese in campo per la prima volta con la maglia un appena 20enne Stefano Sorrentino (al posto di Luca Pastine) che esordì così nella prima squadra del Toro. L'ex portiere anche di Chievo e Palermo racconta in esclusiva ai microfoni di Toro News le sensazioni di quel match e le belle emozioni che aveva provato. Non è mancato anche un passaggio su Paolo Vanoli che ha una conoscenza profonda con Sorrentino.

Buongiorno Stefano, che ricordo hai di quella partita nel 1999? Cosa significava per te esordire in quel momento in prima squadra?"Ho un ricordo bellissimo come se fossi oggi, anche se sono passati tanti anni. C'era tanta emozione anche perché era una giornata di festa visto che il Torino tornava in Serie A. Per me c'era però anche emozione ed attenzione per il debutto in Serie B e soprattutto con la maglia del Toro. Quella squadra era forte e piena di giocatori importanti, io ho fatto tutto l'anno con loro e tante panchine ma l'emozione di quel debutto è stata bella".

Guardando a posteriori quale è stato il miglior momento e quale il rimpianto più grosso (se c’è) della tua esperienza al Toro come giocatore?"Il ricordo più bello è stato vincere i campionati come questo del debutto e poi anche l'ultimo quando abbiamo battuto il Perugia ai playoff. Indimenticabile poi anche l'esordio in Serie A con il Toro, ricordi importanti di una parte di carriera da giovanissimo che mi hanno fatto fare la carriera che ho fatto. Il rimpianto è stato nell'ultimo anno che con la mia cessione all'AEK di Atena si cercò di evitare il fallimento ma questo mio 'sacrificio' non è servito e questo è un po' un rimpianto".

Qual è oggi il tuo rapporto col Toro?"Oggi ho un buon rapporto con il Torino anche perché abito vicino allo stadio e quindi mi capita di andare a vedere delle partite. Ogni tanto vengo chiamato per presenziare come ex giocatore del Toro anche perché ho fatto 101 presenze con la maglia granata e non sono poche, soprattutto avendole fatte dai 20 anni in avanti. Questo è un legame forte e che mi tiene sempre unito".

Nella tua carriera hai conosciuto Vanoli? Che scelta può essere per il Torino come dopo Juric?"Paolo Vanoli lo conosco molto molto bene perché a Verona abitavamo di fronte e quindi ci trovavamo tutte le mattine al bar a prendere il caffè. Siamo amici e abbiamo un buon rapporto, credo sia la scelta giusta per il Torino. Ha fatto tanta gavetta, ha fatto il secondo al Chelsea e ha allenato parecchie squadre tra Italia ed estero. È un grande allenatore per ina piazza come il Torino e per me farà grandi cose, gli faccio un grande in bocca al lupo".