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interviste
Non si lascia andare ad illazioni: semplicemente, analizza i fatti, e ne osserva l’evidente disequilibrio. Urbano Cairo farà dunque ricorso, contro le sentenze odierne del Giudice sportivo?...
"Non si lascia andare ad illazioni: semplicemente, analizza i fatti, e ne osserva l’evidente disequilibrio. Urbano Cairo farà dunque ricorso, contro le sentenze odierne del Giudice sportivo? “Senz’altro”, risponde il presidente, “ci mancherebbe. Facciamo ricorso genericamente contro il pronunciamento riguardante le squalifiche, vediamo di approfondirne le motivazioni”. Cosa l’ha lasciata -chiediamo- particolarmente interdetto? “Sono molto stupito nel venire a sapere che Rubinho non è stato sanzionato in alcun modo, così come della decisione di comminare una doppia squalifica a Bianchi: davvero iniquo”.
"Il numero uno granata è irritato in particolar modo perché tale scioccante sentenza giunge al termine di un campionato in cui il Torino è stato vittima di un’enorme quantità di sviste arbitrali: “Sono proprio tanti, i torti che abbiamo subito. Anche recentemente, dal rigore su Colombo domenica, al gol annullato a Firenze, a quello convalidato alla Juventus o al Chievo…”. Ma si può andare ancora più indietro e pescare in un repertorio davvero vastissimo: “Reti annullate a Genova, Udine, un gol come quello di Natali a Bologna che valeva doppio…Sì, sono tanti, parliamo di un bottino di minimo 10 punti”, conteggia Cairo.
"Mai come ora, i tifosi sono esasperati, con il granata messo all’indice da mezza Italia per la rissa di domenica, e con la memoria corta degli stessi accusatori riguardo a quanto accaduto in stagione, ma anche ai diversi metri di giudizio usati oggi stesso: come quando per il Bologna non viene applicata la sanzione delle “porte chiuse” per i cori razzisti di Verona, sanzione sbandierata un mese fa e applicata contro la Juventus: “Un’altra cosa che stupisce, indubbiamente”, commenta il presidente, amareggiato. I sostenitori granata hanno avanzato la proposta di un gesto clamoroso: scendere in campo, a Roma, con la formazione Primavera. Idea che Cairo comprende, ma che declina: “No, non lo faremo: perché ci credo ancora”, spiega. “Anche decimati dalle squalifiche, alcune delle quali peraltro spero possano essere cancellate, abbiamo una rosa buona e ampia: sarebbe un errore, da parte nostra, non provarci. Non dobbiamo fare nient’altro che non sia tentare di vincere, perché se il Catania si impegnerà come è giusto che sia c’è una piccolissima possibilità di farcela”. E rinunciarvi a priori, nell’ottica presidenziale, è un’idea inconcepibile.
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