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Stefano Vecchi: “Vi racconto Bonazzoli, il Torino ha preso un predestinato”

MILAN, ITALY - FEBRUARY 25:  FC Internazionale Milano president Erick Thohir (C), Federico Bonazzoli (L) and FC Internazionale juvenile coach Stefano Vecchi (R) during FC Internazionale Juvenile Team Dinner at Botinero Resturant on February 25, 2015 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani - Inter/Getty Images)

Esclusiva TN / Il mister che lo allenò nella Primavera dell'Inter in esclusiva ai microfoni di Toro News: "Ha grandi qualità, il Toro ha fatto un buon colpo"

Nicolò Muggianu

Stefano Vecchi è stato - probabilmente - il primo, vero mentore sportivo di Federico Bonazzoli. Grazie anche ai consigli del tecnico, oggi in Serie C al Südtirol, il neo attaccante del Torino ha cominciato ad attirare su di sé le attenzioni di tutt'Italia ai tempi della Primavera dell'Inter. Una Primavera che, prima con e poi senza Bonazzoli, con mister Vecchi ha vinto tutto ciò che si poteva vincere tra i confini nazionali: 2 Tornei di Viareggio (2015 e 2018), 2 Campionati Primavera (2017 e 2018), 1 Supercoppa Primavera (2017) e 1 Coppa Italia Primavera (2016). Proprio con lui abbiamo scelto di ripercorrere i primi passi di Bonazzoli nel calcio che conta.

 VIAREGGIO, ITALY - MARCH 26: Stefano Vecchi manager of FC Internazionale celebrates the victory after the Viareggio Cup Final match between FC Internazionale U19 and ACF Fiorentina U19 on March 26, 2018 in Viareggio, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti - Inter/FC Internazionale via Getty Images)

Buongiorno mister Vecchi. Ci parli un po' di Federico Bonazzoli: lei è stato uno dei primi mentori del ragazzo ai tempi della Primavera dell'Inter.

"Federico è un predestinato. Già da molto giovane all'Inter era considerato un talento a livello nazionale, perché tra gli attaccanti di quell'età era sicuramente il più forte di tutti. È sempre stato considerato un predestinato, tant'è che ha molto spesso bruciato le tappe. In Primavera giocava da sotto età e quasi subito ha cominciato ad allenarsi con la prima squadra, per cui evidentemente è un ragazzo che ha sempre dimostrato di avere qualità importanti. Poi andato via dall'Inter ha incontrato qualche difficoltà, soprattutto in Serie B. Però anche ultimamente sta dimostrando di essere in crescita e di poterci stare a questi livelli, perché con la Sampdoria nel post-lockdown ha fatto veramente bene. Sta dimostrando di essere l'attaccante del futuro".

Parliamo di un ragazzo che ha esordito giovanissimo con la prima squadra dell'Inter (16 anni e 6 mesi, il secondo più giovane della storia del club ndr), nonché il miglior giocatore del Torneo di Viareggio da lei vinto nel 2015. Insomma: le aspettative erano e sono tutt'oggi molto alte. Pensa che questa pressione possa aver condizionato la crescita di Bonazzoli? Forse ci si aspettava troppo da lui?

"Sì, può darsi che questo sia stato uno dei motivi. Perché parliamo di aspettative alte, aspettative importanti. Lui è sempre stato un ragazzo molto determinato, un testone - nell'accezione buona del termine - perché è uno che ha ben presente dove vuole arrivare. Sicuramente l'aver trovato qualche difficoltà nei primi anni lontano dall'Inter e allo stesso tempo l'avere una certa pressione addosso hanno creato delle problematiche. Ma adesso Federico mi sembra molto più consapevole e molto più sereno, per cui stanno venendo fuori le qualità che ha. Qualità che sono indiscutibili".

 PARMA, ITALY - JULY 19: Federico Bonazzoli of UC Sampdoria celebrates after scoring his team third goal during the Serie A match between Parma Calcio and UC Sampdoria at Stadio Ennio Tardini on July 19, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Qual è, secondo lei, il ruolo in cui Bonazzoli può rendere al meglio? Perché il Torino, idealmente, l'ha acquistato per affiancarlo a Belotti nel ruolo di seconda punta.

"Con me ha sempre giocato da prima punta, pur essendo un attaccante molto mobile. Ad oggi comunque è un giocatore che può fare molto bene in un attacco a due. Al fianco di Quagliarella alla Sampdoria ha dimostrato di poter fare la seconda punta e di poterla fare bene. Probabilmente questo, ad oggi, è il ruolo giusto per lui. Forse per fare la prima punta e reggere il peso dell'attacco da solo non è ancora pronto, ma è uno che sa adattarsi ed è in grado di giocare anche esterno se dovesse servire. Poi è vero che Giampaolo gioca con due attaccanti, ma nella sua idea di calcio non esistono vere prime o seconde punte; entrambi gli attaccanti giocano allo stesso modo e tutti e due devono saper fare tutto".

Passiamo al campo: vedendolo in azione a distanza di anni, dove pensa che Bonazzoli possa avere ancora margini di miglioramento?

"Per le punte centrali - così come per i difensori centrali - nel calcio moderno c'è sempre più bisogno di fisicità e di condizione atletica. Lui tecnicamente è sempre stato forte, ma per lottare contro certi giocatori fisici deve continuare a lavorare e a crescere dal punto di vista fisico. Anche perché per il resto ha sempre fatto gol importanti e anche di recente in Serie A ha dimostrato di saper segnare con colpi che ha sempre avuto e che adesso sta ritrovando".

 VIAREGGIO, ITALY - FEBRUARY 16: Stefano Vecchi (R) of FC Internazionale is honored as coach of the tournament mile Viareggio Cup Juvenile on February 16, 2015 in Viareggio, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti - Inter/Getty Images)

C'è un momento preciso della sua carriera in cui le è scattato qualcosa e ha capito di avere tra le mani la responsabilità di dover ben indirizzare un ragazzo più dotato di altri?

"Questa è una sensazione che ho sempre da allenatore. L'ho avuta a maggior ragione nel settore giovanile dell'Inter, perché di giocatori giovani forti come Bonazzoli ne ho avuti parecchi. Giocatori che ti accorgevi che avevano talento e qualità superiori alla norma. Federico, come tanti altri, bisogna farlo lavorare e trasmettergli una mentalità per cui non si deve accontentare del talento che ha, ma continuare a migliorare. L'obiettivo è sempre quello di cercare di far venire fuori le qualità dei calciatori, anche quelle che loro stessi non credono di avere. Molto spesso mi domando se con qualcuno non sono riuscito a farlo... Di sicuro con Bonazzoli, non solo da parte mia ma di tutto il settore giovanile dell'Inter, è stato fatto un ottimo lavoro. Poi una volta che un giovane viene assorbito dalla prima squadra e cominciano le prime esperienze in prestito ci vuole anche un pizzico di fortuna nel trovare l’ambiente giusto".

 PARMA, ITALY - JULY 19: Federico Bonazzoli of UC Sampdoria celebrates after scoring his team third goal during the Serie A match between Parma Calcio and UC Sampdoria at Stadio Ennio Tardini on July 19, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

C'è un consiglio che le è capitato di dare spesso a Bonazzoli nei suoi anni all'Inter? E, invece, quale consiglio si sente di dare oggi al ragazzo a distanza di anni?

"Ogni tanto ci sentiamo e sa quello che penso di lui. Deve continuare a lavorare e a crescere, ma lui è uno determinato che ha bene in mente l'obiettivo che ha e che non si tira indietro. Quello che posso dire e che dico spesso anche a lui è che deve dimenticarsi di quel che poteva essere e di quel che non è stato, perché adesso passo dopo passo sta riconquistando tutto quello che si merita".

Concludendo: pensa che il Torino abbia fatto un buon acquisto?

"Sì, penso che Bonazzoli sia un giocatore che ci può stare tranquillamente all'interno di un organico importante e completo come quello del Torino".