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FROSINONE, ITALY - MAY 16: Roberto Stellone head coach of Frosinone during the Serie B match between Frosinone Cacio and FC Crotone at Stadio Matusa on May 16, 2015 in Frosinone, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)
In esclusiva su Toro News interviene in vista dell’appuntamento in Coppa Italia contro il Frosinone il doppio ex Roberto Stellone, oggi apprezzato tecnico, già attaccante di spessore in Serie A e Serie B. Con il Torino 118 presenze e 16 reti, spalmati tra il 2005 e il 2009, quando passò proprio ai ciociari per chiudere la carriera da giocatore e iniziare quella da allenatore.
Buongiorno Roberto. Può essere uno spartiacque la vittoria ottenuta a Lecce?“La vittoria dà morale perché si veniva da un po’ di partite senza risultati positivi. La vittoria ti dà entusiasmo e voglia di guardare positivamente la settimana. Sono curioso di vedere se in Coppa Italia Juric darà spazio a chi ha giocato meno oppure punterà sulle sue certezze attuali. Di una cosa sono certo: l’obiettivo sarà passare il turno”.
Nelle ultime due uscite Juric ha proposto due cambi di modulo: 4-2-3-1 contro l’Inter e 3-5-2 contro il Lecce. Come vede questi cambi di modulo?“Juric osserva e vede tutti i giorni i giocatori. I moduli lasciano il tempo che trovano, soprattutto in una squadra come il Torino che ha dei principi di gioco chiari. Juric saprà se adottare le due punte vicine o in verticale oppure tornare ai due trequartisti. Nessuno meglio di Juric saprà trovare la soluzione migliore”.
È stato un atto di coraggio quello di Juric di tornare su suoi passi?“Certo, è molto importante saper trovare delle soluzioni alternative. I piani B devono sempre esserci”.
Si è visto un bel Sanabria a Lecce: può essere un valore aggiunto come nella scorsa stagione o patirà con Duvan Zapata?“Tutte le squadre importanti, e il Torino fa parte di questo gruppo, hanno un parco attaccanti di tre o quattro giocatori. Il club granata ha Zapata, Sanabria e Pellegri. Sanabria è un attaccante forte dalle caratteristiche differenti rispetto a Zapata. Possono convivere insieme le due punte, ma a una condizione: serve aiutare la squadra. Se sono in condizione, riescono a supportare la squadra, altrimenti diventa pressoché insostenibile tenere le due punte”.
La Coppa Italia dovrà essere un obiettivo per i granata? “Come detto prima, il Torino ci terrà a passare il turno. Il Torino può e deve migliorare i traguardi della scorsa stagione sia in campionato sia in coppa”.
È convinto che il Torino potrà fare meglio rispetto alle prime due stagioni con Juric? “Sì, il Torino può migliorarsi. Bisogna fare un plauso a Cairo per il lavoro fatto: ha tenuto giocatori importanti rigettando offerte importanti. Questo dimostra quanto ci tiene il presidente al bene del Torino”.
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