- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
interviste
Mani da promozione quelle di Massimo Taibi da Palermo. Tre campionati in B. Tre promozioni: due con Piacenza e una con l’Atalanta. Anche in questa sua nuova avventura in maglia granata l’obiettivo non cambia.
"Mani da promozione quelle di Massimo Taibi da Palermo. Tre campionati in B. Tre promozioni: due con Piacenza e una con l’Atalanta. Anche in questa sua nuova avventura in maglia granata l’obiettivo non cambia.“Il progetto del presidente Cairo è stimolante – dice l’ex atalantino - Sono contento di farne parte. In poco tempo sta costruendo una buonissima squadra. Se partiamo con il piede giusto, amalgamandoci in poco tempo, vedrete che faremo bene”.“Per me è una grande soddisfazione essere qui al Toro – continua - Mi rimetto in discussione, in una piazza che per storia e blasone non ha bisogno di presentazioni”. Una piazza che lo ha accolto benissimo nel giorno del suo arrivo. “Ho visto subito grande entusiasmo attorno alla squadra – dice Taibi - Sarà ancora più stimolante. So che sabato ci sarà tanta gente allo stadio. Ci daranno sicuramente la spinta in più”.“La partita della finale play-off contro il Perugia – prosegue – l’ho vista solo in televisione. Ma vedere sessantamila persone festanti in quel modo mi ha fatto un certo effetto. Voglio rivivere quei festeggiamenti. Per questo sono qui”. Taibi comanderà una difesa esperta. “Ma per far bene – spiega – ci vuole il giusto mix tra calciatori esperti e giovani interessanti. Nei ruoli fondamentali è giusto che ci siano però uomini di esperienza, soprattutto in una squadra che deve ricominciare tutto da capo”.“Come sto fisicamente? Mi sono sempre allenato – dice – ma non sono al top della condizione. Mi manca la partita, visto che non gioco da qualche mese. Ma con le giuste motivazioni, l’esperienza e dando subito il massimo, cercherò di sopperire a questo nel migliore dei modi”. L’avversaria di sabato è l’AlbinoLeffe, squadra che gioca a Bergamo le partite in casa, e che Taibi conosce bene. “Parte sempre con gli sfavori del pronostico – racconta – ma alla fine riesce a far sempre un campionato dignitoso. E’ una squadra rognosa, che basa tutto sull’agonismo e sulla corsa. Non sarà assolutamente facile superarli”. Taibi, da siciliano verace, è portiere sanguigno in campo. “E in molti per questo motivo mi hanno detto spesso che ero uno da Toro – dichiara - Se fuori sono tranquillo, dentro il campo mi trasformo. Ma questo mi aiuta a tenere sempre alta la guardia e la concentrazione”.Sposato con Giovanna (ha due figli, Luigi e Eleonora) Taibi è ricordato non solo per le sue prodezze tra i pali ma anche come portiere-goleador. Qualcuno già fantastica su un suo gol nel derby, allo scadere, quando i portieri hanno libertà di sganciarsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA