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”Toro, stavolta riparti dal vecchio gruppo!”

Redazione Toro News

Del primo Toro di Cairo Davide Nicola fu uno dei grandi protagonisti. Nessuno ha dimenticato il suo splendido gol di testa in quella famosa sera di Torino-Mantova, che valse il momentaneo 3-0 e, a conti fatti, la conquista della...

"Del primo Toro di Cairo Davide Nicola fu uno dei grandi protagonisti. Nessuno ha dimenticato il suo splendido gol di testa in quella famosa sera di Torino-Mantova, che valse il momentaneo 3-0 e, a conti fatti, la conquista della serie A. Oggi il terzino gioca a Lumezzane e parla sempre volentieri delle sorti granata.

"Ciao Davide, quest’anno i playoff non sono stati fortunati per il Toro. Cosa è mancato secondo te alla squadra di Colantuono per raggiungere la A?

""Non vivendo in prima persona l’esperienza è difficile dare una risposta, ma una squadra che arriva fino alla finale non ha molto da rimproverarsi. Tante volte è la casualità a decidere in un senso o nell’altro. E poi sette volte su dieci vince chi ha conquistato la miglior posizione in classifica durante il campionato. Peccato per la partita di andata, che il Toro avrebbe sicuramente meritato di vincere. Se fosse arrivato il successo magari sarebbe cambiato tutto".

"Non è stata ripetuta la vostra di impresa, quando la tua rete trascinò la squadra verso la serie A.

""Purtroppo no. Quel gol rimarrà indelebile nella mia memoria, una cosa che fa parte della mia carriera che sempre ricorderò. Ma oggi il Toro deve saper ripartire senza pensare sempre al passato, altrimenti non andrà mai da nessuna parte. Come giustamente ha detto Lerda nel corso di un’intervista c’è l’obbligo di accantonare quello che è stato nel passato, guardando al presente e al futuro".

"Hai parlato di Lerda. Cosa ne pensi della scelta di puntare su di lui per la prossima stagione?

""Mi sembra il modo migliore di ripartire. Si tratta di un tecnico emergente che ha fatto molto bene a Pescara, alla Pro Patria, a Crotone. Da avversario ho affrontato le sue squadre, sempre messe molto bene sul terreno di gioco. Sviluppa un calcio molto divertente".

"Torniamo a parlare della tua avventura in granata. Una volta centrata la serie A la società decise di ripartire quasi da zero con la cessione tua e di molti altri protagonisti. Come ti venne spiegata quella scelta?

""Per la verità non mi venne spiegata benissimo. Io ero già d’accordo con Salvatori per rimanere poi andando via lui tutto si complicò. Venni a sapere che non rientravo più nelle idee della società e quindi la mia avventura a Torino si concluse dopo un anno. Mi è dispiaciuto molto non poter continuare, perché ritenevo di poter dare il contributo anche in serie A, categoria in cui avevo già militato con la maglia del Siena. Comunque rimarrò sempre grato al presidente Cairo per avermi dato la possibilità di essere protagonista di una grande stagione per il Toro".

"Un errore da non ripetere quest’anno. Che consiglio daresti per il prossimo mercato?

""Una società come il Torino non può fare una squadra per vivacchiare in serie B. Ma deve costruirla per vincere, perché glielo impone la storia, l’ambizione dei tifosi e della stessa società. E’ anche vero, però, che comprare guardando ai nomi non è sempre positivo, anzi è dimostrato che avere giocatori fortissimamente motivati può fare la differenza. Bisogna ripartire da chi bene ha fatto, anche se non è arrivata la promozione, nella seconda parte di stagione e aggiungere ad essi altre pedine, creando la giusta amalgama. Petrachi con la sua bravura e la sua competenza farà bene in questa sessione estiva, ne sono sicuro".

"Tu fino a gennaio hai giocato con Scaglia a Lumezzane. Lo vedi ancora a Torino nel futuro?

""E’ un giocatore dal quale ripartire, perché abbina molto bene quantità e qualità. Se fossi nella dirigenza del Toro lo riscatterei senza dubbio".

"Grazie mille Davide.

""Grazie a voi. Un saluto a tutti i lettori".