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Utzeri (CagliariToday): “Nicola? C’era scetticismo, ma è un tecnico aggiornato”

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Scopriamo ogni segreto del Cagliari grazie alla presentazione del collega al seguito dei rossoblù, sempre ben informato sulle ultime novità
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

Il Toro cerca una vittoria casalinga che manca dal 25 ottobre e domani - venerdì 24 gennaio - avrà una nuova occasione per provarci, all'Olimpico Grande Torino arriva il Cagliari allenato dal grande ex Davide Nicola. Già all'andata la formazione sarda è stata in grado di battere i granata e quindi Vanoli dovrà porre grande attenzione a questo avversario. Abbiamo cercato di studiare il Cagliari a fondo e di conoscere tutti i suoi segreti facendo luce anche su un altro come Sebastian Walukiewicz per scoprire i suoi margini di crescita, di questo e tanto altro abbiamo parlato con chi conosce molto bene il mondo rossoblù. Si tratta di Stefano Utzeri, giornalista di Cagliari Today, che ringraziamo per essersi concesso ai nostri microfoni e averci presentato il prossimo avversario del Toro.

Buongiorno Stefano, come arriva il Cagliari alla partita contro il Torino? Con quale morale ed eventuali assenze per infortuni o squalifiche si presenta in Piemonte?"Il Cagliari arriva alla sfida con grande morale e direi col vento in poppa. Le ultime tre gare (vittoria col Monza, pareggio col Milan e vittoria roboante col Lecce) hanno dimostrato una volta per tutte, sia dentro la squadra che agli osservatori esterni, che il Cagliari ha un'identità ben precisa di gioco e che pratica un calcio godibile nei limiti della qualità degli interpreti. La squadra, anche nei singoli, sta crescendo sempre in maniera costante. I rossoblù hanno mostrato resilienza dopo una lunga serie di sconfitte, di cui alcune immeritate. La speranza è che questa reazione sia quella decisiva e che la squadra di Nicola non subisca più altri momenti così negativi come quello vissuto a dicembre. L'unica assenza dovrebbe essere Luvumbo, che ha accusato un problema alla caviglia contro l'Atalanta prima di Natale e sta faticando a rientrare. Segnalo, inoltre, che probabilmente rispetto alle scorse gare, in panchina Nicola avrà meno scelte perché il Cagliari ha appena ceduto Azzi e Wieteska".

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Il grande ex della partita sarà Davide Nicola. L’allenatore è apprezzato dal popolo cagliaritano? Che giudizio c’è in Sardegna per il suo operato?"All'inizio c'è stato un po' di scetticismo. Dubbi perlopiù dovuti ad una visione di Nicola legata al passato. Il mister che, invece, si è presentato a Cagliari è un allenatore che si è aggiornato e ha studiato. Il suo Cagliari è una squadra propositiva che sa sia andare in verticale che gestire il gioco. Il giudizio lo rimandiamo a fine stagione. Con l'alternarsi delle partite il giudizio è troppo schizofrenico".

Qui a Torino stiamo imparando a conoscere Walukiewicz che ha dei trascorsi nel Cagliari. Che idea si è fatto l’ambiente rossoblù di questo difensore? Quali margini di crescita può avere?"A Cagliari Walukiewicz è arrivato giovanissimo. Era una grande promessa, ma non ha lasciato il segno e non ha mostrato nemmeno quel potenziale di cui era accreditato. Onestamente, per me, oggi è difficile dargli un reale valore potenziale. Il suo utilizzo è troppo discontinuo".

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All’andata il Cagliari è riuscito a battere il Toro, è cambiato qualcosa nella squadra di Nicola rispetto a quella partita oppure Vanoli dovrà aspettarsi un avversario simile?"Quello che ha affrontato il Torino potrei dire che era l'embrione del Cagliari di oggi. Nicola aveva appena operato il cambio tattico da 3-5-2 al 4-2-3-1. Da allora i rossoblù hanno affinato i meccanismi e proprio in questo momento sta ottenendo i migliori risultati a livello di interpretazione del modulo. Ora il Cagliari interpreta il 4-2-3-1 in maniera più efficace e solida. Ma attenzione, nell'ultima gara col Lecce ha ritrovato il gol Gaetano. Lui era il grande 'assente' finora. Con lui il margine di miglioramento del Cagliari è ancora molto ampio. È l'uomo che può far fare l'ulteriore salto di qualità alla squadra. Finora, nella posizione di trequartista ha potuto contare soprattutto sull'apporto di Viola, ma il numero 10 ha un 'motore' limitato e ha bisogno di essere un'alternativa di valore più che un titolare".

Quali sono i punti deboli del Cagliari emersi nelle ultime gare che magari il Torino può provare a sfruttare per vincere? E invece quali sono i punti di forza o i giocatori più in forma del recente periodo?"Il Cagliari cerca spesso di costruire, ma se pressato può andare in crisi. Soprattutto perché la coppia Makoumbou-Adopo non danno totali garanzie di affidabilità per le uscite palla al piede. Spesso, il Cagliari si affida ai terzini per uscire dalla difesa. Se il Torino riuscirà a soffocare le uscite sugli esterni, ha buone possibilità di fare bene. A proposito di questo, Obert, da terzino, è sicuramente un giocatore in ascesa dal punto di vista della costruzione della manovra grazie alla sua abilità di tagliare dentro il campo e attaccare gli spazi (vedi gol dell'1-2 contro il Monza). Gli esterni, le catene destra e sinistra sono senz'altro i due grandi punti di forza. Oltre al già citato Obert, a destra c'è Zappa; mentre, in avanti, la coppia di esterni offensivi Felici e Zortea stanno facendo molto bene. In particolare, Zortea si è riscoperto, non solo esterno di grande gambe, ma anche con fiuto del gol. Ha segnato 5 gol finora, 3 dei quali in tre partire consecutive. Dietro, al di là del solito Mina, il Torino dovrà fare i conti con un Luperto in grande spolvero".

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