"L'augurio di Danova raccolto in esclusiva da Toro News: "Paolo è unico, perché ancora oggi a settant'anni è un ragazzo semplice, con il quale puoi parlare e confrontarti. Di campioni così nel calcio non ne esistono più. Sono tutti superbi i grandi giocatori d'oggi. Paolo era baciato dal talento, ma la differenza la faceva l'uomo. Quando andavamo in ritiro prima delle partite casalinghe, il rito del sabato prevedeva la visione di un film. Lui era l'addetto a far partire la macchina. Era geloso del suo ruolo e nessuno poteva fare il macchinista al suo posto. Un'altra cosa che mi viene subito in mente anche a distanza di anni pensando a Paolo è il momento del pasto del sabato in ritiro. Si metteva ultimo della fila quando veniva distribuito il classico bicchiere di vino e abitualmente prendeva la bottiglia e la nascondeva sotto il tavolo in modo tale da distribuirci anche il secondo giro. Anche in questi piccoli aneddoti si capisce chi fosse Paolo Pulici. Una persona alla buona, nonostante le sue qualità tecniche fuori dal comune. Eravamo veramente una famiglia: al termine delle partite mangiavamo sempre insieme. E anche la società era partecipe e ci voleva molto bene. Ancora oggi, quando Paolo viene a Riccione, Pecci mi chiama e immediatamente ci attiviamo per organizzare una cena. Quante risate ci facciamo e quanti ricordi che emergono!".