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I prestiti del Toro: Rossetti, un inizio positivo prima del cambio in panchina

Alberto Giulini

Focus on / Il centrocampista è partito molto bene, con l'arrivo di Capuano ha trovato molto meno spazio

Un inizio positivo, il cambio di allenatore e le difficoltà di ribaltare le gerarchie. È una stagione dal doppio volto quella vissuta finora da Matteo Rossetti, centrocampista classe 1998 in prestito all'Avellino.

INIZIO POSITIVO - Dopo aver vissuto il ritiro con la prima squadra agli ordini di Walter Mazzarri, Rossetti si è trasferito in Irpinia con la formula del prestito. L'inizio di stagione è stato positivo per il centrocampista, che nei primi mesi è riuscito a giocare con buona regolarità. Il bilancio complessivo è di 28 presenze, di cui 15 da titolare, condite da una rete decisiva ed un assist. Poi, con l'anno nuovo, il minutaggio è drasticamente calato.

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GERARCHIE - Delle undici partite giocate nel 2020, Rossetti ha infatti collezionato solamente sei spezzoni e cinque panchine. Un trend dovuto anche al cambio di allenatore. Il centrocampista granata non è infatti riuscito ad imporsi nelle gerarchie di Capuano, subentrato ad ottobre, che ha concesso sempre meno spazio al giocatore con il passare del tempo. Una vera e propria beffa, a maggior ragione dopo un inizio positivo.