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MILAN, ITALY - JANUARY 12: Jacopo Segre of Torino F.C. is challenged by Brahim Diaz of A.C. Milan during the Coppa Italia match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 12, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
A campionati conclusi, è tempo di analizzare la stagione dei giocatori del Torino in prestito in giro per l'Italia e nel mondo. Un'analisi che potrebbe risultare utile anche in ottica futura, dato che molti dei calciatori di proprietà granata con ogni probabilità ritorneranno alla base e chissà che non possano ritagliarsi qualche spazio nel Toro che verrà. In questo articolo andiamo a vedere come si è comportato Jacopo Segre in questi 3 mesi e mezzo alla SPAL.
STAGIONE - Dopo una prima parte di stagione dove ha trovato poco spazio nel Torino di Marco Giampaolo, Segre, nell'ultima giornata della sessione di calciomercato invernale, è stato girato alla SPAL, squadra nella quale ha disputato tutte le 18 partite mancanti alla fine del campionato. Si è inserito bene nel team biancoazzurro, tanto che per ben 11 volte è partito titolare. A fine annata inoltre, si è anche tolto la soddisfazione del gol, andando in rete nella sfida casalinga con la Cremonese dell'ultima giornata.
PRESTAZIONI - A bocce ferme si può dire che il rendimento di Segre in maglia SPAL è stato però altalenante, dato che ha alternato ottime partite a prestazioni sottotono. Il classe 1997 si è dimostrato comunque per quello che è, ovvero un giocatore di gamba e abile nella costruzione di gioco, in stagione infatti ha corso tanto, non risparmiandosi mai. In generale però non ha sempre inciso, pagando anche la stagione deludente della squadra, il cui obiettivo era tornare in Serie A. Alla fine però, la SPAL non ha nemmeno centrato i playoff nonostante il cambio d'allenatore nel mese di marzo: il club ferrarese è infatti passato da Marino a Rastelli. Questo però non ha inciso sul ruolo in squadra di Segre, il quale non ha perso posizioni nelle gerarchie del centrocampo biancoazzurro con i due tecnici, e questo può sicuramente rappresentare un segnale confortante.
FUTURO - Segre si era trasferito dal Torino in Romagna con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione. Questa condizione è però venuta meno e ad oggi appare difficile che i ferraresi esercitino comunque il diritto di riscatto (che ammonta a 2.5 milioni). Salvo sorprese rientrerà alla base e Cairo e Vagnati, insieme al nuovo tecnico Juric, faranno delle valutazioni: per Jacopo il futuro è ancora tutto da scrivere.
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