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ITALIA GRANATA

I prestiti del Toro: Segre punto fermo a Perugia, è pronto per il salto in A

Giacomo Stanchi

Segre torna in granata dopo una buona annata al Perugia. Ha dimostrato di saper fare la differenza in B e ora sogna il grande salto

Jacopo Segre ha giocato questa stagione in prestito al Perugia. In Umbria è stato uno dei cardini della squadra e lo testimoniano le 37 partite presenze, impreziosite da due reti e un assist. Tra i Grifoni ha dimostrato di essere un giocatore che in Serie B fa la differenza: ha sempre giocato ed è stato un punto fermo in mezzo al campo. Dopo aver fatto il ritiro con Juric, è sceso di categoria per trovare continuità e per fare vedere di essere pronto al grande salto. Ha condotto con maturità i suoi arrivando a sognare la Serie A e uscendo solo ai playoff.

IL PRESTITO AL PERUGIA - Segre, uno degli ultimi frutti migliori del settore giovanile granata, ha esordito in A con il Toro. Mandato in B per fare esperienza, si è tolto parecchie soddisfazioni fra Venezia, SPAL, Chievo e Perugia. A venticinque anni è sceso in campo 37 volte in questa stagione (di cui 30 da titolare): un vero e proprio giocatore chiave per i biancorossi. Si può dire che ha trovato finalmente la stagione della consacrazione. Torna sotto la Mole più completo e pronto, ma su di lui pende una spada di Damocle non indifferente: il contratto in scadenza nel 2023. La scorsa estate in granata ha esordito a Ferragosto in Coppa Italia contro la Cremonese (in totale sono 12 le presenze raccolte col Toro). Dovrà sedersi faccia a faccia con la società per decidere il da farsi, lui ha già espresso chiaramente più volte il suo pensiero in esclusiva a Toro News: "Sono felice da tifoso del Toro di commentare un buonissimo campionato della mia squadra. Ora speriamo di poter rivedere il mister e di aggregarmi alla Prima Squadra per il ritiro. Sarebbe il quinto ritiro e mi piacerebbe rimanere per l’intera stagione senza andare ulteriormente in prestito, come invece è capitato lo scorso agosto”.

LE SUE PAROLE - Segre vuole tornare in granata: ha stima di Juric e si dichiara tifoso del Toro: “Con Juric ho avuto un grandissimo rapporto. Ci siamo sentiti quando sono andato a Perugia. Ho sempre seguito attentamente l’evolvere del campionato dei granata". Pur di tornare al Filadelfia accetterebbe anche un ruolo da comprimario: "Sarebbe un percorso di crescita differente rispetto a quello affrontato con il Perugia. Mi farebbe bene come uomo. In ogni ambito bisogna rimboccarsi le maniche per ottenere il massimo: nessuno ti regala niente, servono sacrificio e volontà”. Inoltre, se negli anni passati aveva l'handicap di non aver mai giocato nel centrocampo a due, a Perugia, come spiega lui stesso, ha potuto sperimentare questa variante tattica: "Fino all’anno scorso non avevo mai giocato a due. Quest’anno è stato formativo perché al Perugia ho sempre giocato nella mediana a due e quindi sono cresciuto dal punto di vista tattico. Secondo me, posso soddisfare le richieste tattiche di Juric, ma poi ovviamente qualsiasi decisione spetta al mister e alla società”. Infine il calciatore ha mantenuto sempre i contatti con i suoi ex compagni di squadra: "Si era instaurato un bellissimo clima. Con i vari Buongiorno, Izzo, Singo, Aina, Lukic, Bremer ci si è sentiti costantemente. Ero e sono legato a tutti. Il gruppo è veramente compatto”. Insomma, viste anche le possibili partenze, il Toro si può trovare un centrocampista moderno ed affidabile in casa: Segre può finalmente tornare ad indossare la maglia della sua infanzia e i granata a sognare con il bel gioco di mister Juric. Il giocatore ha dimostrato sul campo di meritare un'occasione in Serie A, da vedere se sarà proprio il Toro a concedergliela.