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Prestiti Toro: Celesia cambia squadra e rinasce. Per Vianni tanta panchina

Il difensore granata ha dimostrato di avere importanti potenzialità. Tanta panchina, invece, per l'attaccante toscano in C

Finito il campionato, si prepara la nuova stagione e il Torino deve fare i conti con gli ex Primavera mandati in giro per l'Italia a farsi le ossa. Se Celesia è stato protagonista di una seconda parte di stagione di buon livello, Vianni dopo le poche presenze iniziali, ha visto solo moltissima panchina, finendo ai margini del progetto al Piacenza. Il bilancio sembra essere agli opposti: il classe 2001 non sembra essere pronto per il calcio dei grandi e fa male per il secondo anno di fila, mentre il difensore tornerà alla base e verrà valutato perché le potenzialità per diventare un professionista ci sono.

Celesia, prima Potenza e poi bene al Messina

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Christian Celesia è un difensore nato e cresciuto nel settore giovanile granata, già capitano della Primavera con Cottafava e Coppitelli. L'anno scorso era stato mandato in prestito all'Alessandria di Moreno Longo e alla Paganese. Il 2022-23 il classe 2002 l'ha passato al Sud: prima a Potenza, dove è stato preso ben poco in considerazione, e poi a Messina, squadra in cui è stato decisamente più protagonista rispetto all'esperienza precedente in Basilicata. In Sicilia ottiene la salvezza solo sul campo però, perché il patron del club non ha iscritto nuovamente il club al campionato di categoria. In una situazione ambientale non proprio semplicissima il difensore ha saputo imporsi con personalità, diventando uno dei titolari in questo difficile finale di stagione.

Vianni, tanta panchina a Piacenza: non è pronto

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Samuele Vianni, classe 2001 di Pontedera, non ha per niente brillato in questa stagione. Dopo aver fatto quattro presenze nelle prime cinque partite l'attaccante toscano ha visto il campo solo sporadicamente, finendo il campionato con 7 partite giocate, un ammonizione e zero gol segnati. Non è proprio uno score esaltante per una punta centrale, anche se a sua discolpa si può dire che non è mai stato, neanche in Primavera, un bomber di razza che segnava a raffica. Appare ancora acerbo per il calcio dei professionisti ed è già alla seconda stagione in prestito, dopo quello al Trento l'anno scorso, dove comunque era stato tenuto in maggiore considerazione rispetto all'esperienza in Emilia.