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mondo granata
Mancano solo 25 giorni per arrivare alla data del 4 maggio , giornata di celebrazioni legate alla tragedia di Superga dove perirono tragicamente gli Invincibili uomini e giocatori del Grande Torino, e Superga è un cantiere aperto. Proprio così. Ha dell’incredibile ma sulla sommità che domina Torino e simbolo granata giacciono mattoni, escavatori, tubi per illuminazione, carriole abbandonate e quant’altro. Certamente tutto materiale edile che serve per dare una giusta ristrutturazione all’area parcheggio e al viottolo che conduce alla lapide del Grande Torino. Ma è altrettanto vero che a soli 25 giorni i lavori viaggiano al rallentatore. Noi, spinti dalle richieste di molti lettori tifosi, siamo andati a vedere lo stato dei lavori per verificare l’allarmismo granata. Già, un'attenzione legata al fatto che il 4 maggio i tifosi e la società granata si riverseranno in massa a Superga a onorare Valentino Mazzola e i suoi fratelli. Ci siamo andati di domenica 9 aprile e abbiamo scoperto che al di là del cantiere tifosi e turisti per nulla preoccupati delle barriere del cantiere inadeguate a livello di sicurezza le hanno superate agevolmente senza fare tanta fatica. Famiglie, bambini e anziani addirittura con le stampelle hanno valicato le “barriere” per visitare quella magica squadra. Effettivamente l’allarme è veritiero e infatti nel che abbiamo realizzato (grazie a "Toro scatenato") pare davvero impossibile che per venerdì 4 maggio i lavori siano finiti , soprattutto lungo il viale , da ambo le parti, che conduce alla lapide granata. Un grosso problema soprattutto dopo che il Consiglio comunale ha approvato una richiesta dei Consiglieri comunali, Cerveteri, Carbonero e Ricca, che chiedeva che il 4 maggio fosse nominata Giornata della Memoria del Grande Torino. Al riguardo tutta la sala Rossa tornese ha approvato all’unanimità il provvedimento. Ma adesso? Cosa ne sarà delle celebrazioni a Superga? In 25 giorni i lavori saranno finiti per poter accogliere i tifosi? Tifosi che si riverseranno il 4 maggio per pregare e ricordare la squadra che con il suo gioco fu per tutta l’Italia il simbolo di una rinascita italiana, di un popolo sconfitto e in miseria ferito nell’orgoglio da una seconda guerra mondiale assurda e terribile. Il richiamo di questo reportage non vuole essere una critica a nessuno ma solo un attenzione a chi deve seguire politicamente questi lavori e che riescano a dare una scossa a chi deve eseguire questi lavori per finirli in tempo. Ma se non li si finisse? Che succederebbe il 4 maggio? I tifosi arriveranno comunque in massa e il rischio legato alla sicurezza esiste eccome! E poi, proprio nell’anno in cui la Città di Torino ha ufficialmente “dedicato” il 4 maggio giornata della memoria granata, non può verificarsi in assoluto un tale problema che deve essere risolto al più presto.
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