mondo granata

A modo mio

A modo mio - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

29 maggio 2009. Caro Diario, mi ricordo che quando andavo alle elementari se qualcuno faceva il birbone (che fosse uno solo a farlo o più d'uno non aveva importanza) e la maestra non riusciva ad identificare nell'immediato il provocatore iniziale.... be', venivamo puniti tutti.Ci faceva saltare la ricreazione (grazie, o Fato: ora si chiama 'intervallo' ed ha un senso di maggiore libertà) oppure ci assegnava qualche compito in più.Oppure decideva di non punire nessuno, fermo restando che tutta la classe si prendeva una ramanzina con i fiocchi ed i contro fiocchi.Non c'erano sconti di pena, non esisteva – per esempio – l'assegnare dieci divisioni balorde e poi ridurle a cinque, così tanto per darci un contentino.La 'pena' era sempre esemplare ed irrevocabile.Non ci venivano dati 'contentini'.A Bianchi, al Toro, oggi invece l'hanno dato.Ma tu guarda, ma che bello, ma pensa un po'... finalmente qualcuno ha aperto gli occhi e si è reso conto che Bianchi non è poi così cattivo, che qualche giorno fa è stato ingiurioso ed aggressivo a metà.Sapevo che si sarebbero resi conto che è un bravo ragazzo, sapevo che avrebbero capito che quattordici giornate complessive di squalifica erano troppe... tredici giornate (più cinquemila euro) invece sono più accettabili.Che magnanimità! La gratitudine mi sprizza da tutti i pori. Davvero. Come sono felice, oh, come sono felice: veder trionfare la Giustizia è sempre un momento solenne. Oh sì sì, oh già già.Adesso sono più tranquilla.Molto più tranquilla.Così tranquilla che quasi quasi organizzo una marcia per domani mattina, una marcia per celebrare il regalo appena ricevuto.... ma ci pensi? Una giornata in meno! Su quattordici!!! Devo andare a recuperare quella bottiglia di buon vino che ho in cantina: è ora di festeggiare!Prima festeggiamo e poi magari, per prepararci meglio alla chiusura del campionato, vado con qualche amico all'interessante seminario: “Fenomenologia delle valigette e dei non panchinari rissosi”.A proposito di domenica... in fondo è semplice: dobbiamo vincere e la Mortadella pareggiare o perdere. Può essere perfino più semplice: pareggiamo e la Mortadella perde. Si può fare: Bianchi sicuramente ci regalerà un'altra delle sue delizie... come? Ah già... non giocherà... 'sto ragazzo dev'essere messo in riga: si alza da panchine su cui non si è manco seduto e picchia ed ingiuria tutti quelli che gli capitano sotto tiro... accidenti... niente da fare: non riesco a farmi entrare in testa che l'iracondo Rolando non sarà in campo e come lui tutta la cricca.Rubinho starà bene? E Thiago Motta pure?Ma piuttosto... io come sto? Non lo so.Come ti ho detto qualche giorno fa trabocco di granata.Così tanto che invece di aggrottare le sopracciglia (mimica più attinente al momento) sorrido.Con un angolo solo della bocca.Il corrispettivo sorrisesco dell'alzata di ciglio del Signor Spock.Pensi che mi sia arresa? Pensi che accetti l'ennesima ingiustiza senza profferir verbo? Pensi che non abbia nulla da dire? Sbagliato.Domenica 31 maggio 2009, seraCaro Diario,avrei tante cose da raccontarti ma ho i sensi un po' sopiti. Una vaga sensazione di stordimento, una sottile tristezza, una malinconia che arriva da lontano.Ciò che mi rende perplessa è che sopra a tutto ciò svetta, urla, pesta i piedi, rumoreggia come il vento sul mare in burrasca il MIO Toro.Che cosa è il MIO Toro? Non è semplice da spiegare. Forse è solo quello che mantiene integra l'IDEA dentro di me.Povero Toro... povero Toro una cippa.E' tutto meritato, è meritato passare da una vocale ad una consonante.Non mi piace mai ergermi a giudice e decretare chi abbia sbagliato e chi no.Prendo atto del merito o del demerito e tiro avanti.Oggi è iniziata l'estate, dai, e l'estate tende a rendere più lievi gli affanni.Si comincia un'altra volta: taca Banda.Torneremo dove, secondo il giudizio popolare, ci spetta stare.Spero che accada presto.Spero che accada solo e se ce lo meritiamo.Forza MIO Toro, forza comunque e sempre.Sai che cosa mi ha sorpreso oggi mentre vedevo la partita con un gruppo nutrito di fratelli e sorelle? Mi ha sorpreso sorprendermi nel leggere speranza fino (quasi) all'ultimo sui loro volti.Questa si chiama vitalità.Questa si chiama tenacia.Questa si chiama IDEA.Questa si chiama in tanti modi.Non lasciamola morire.Per quante siano le volte in cui si cade si abbia sempre (sempre!) la volontà di rialzarsi e di meritare la possibilità di rialzarsi.E al diavolo tutto il resto.Poi ti devo raccontare di quando questa notte, appena scoccata la mezzanotte del giorno che ci avrebbe fatti cadere, sono stata al Fila con alcuni amici e poi ti devo anche raccontare di Giacomo e Caterina e del loro viaggio per stare con il Toro anche se abitano lontano da Torino e poi ti devo anche raccontare del vecchietto novello Bolmida... insomma: ci sono sempre tante cose da raccontare intorno al Toro e questo viaggio, il MIO viaggio, il NOSTRO viaggio, non finisce sicuramente qui ma adesso perdonami: sono un po' stanca per cui ti racconterò tutte queste cose ma non adesso, non adesso...