Oggi, ho piacere di ricordare un rotondo successo sul campo di Piacenza. E’ fine agosto del 1993 ed è la prima di campionato. Il Toro porta sul petto con orgoglio il tricolore della Coppa Italia vinta a Roma prima delle vacanze. Ed è reduce da soli sette giorni dalla trasferta transoceanica a Washington per la finale della Supercoppa italiana persa contro il Milan. La gara oltrefrontiera servì come sponsor per il soccer, in previsione dei mondiali di calcio che si sarebbero giocati a giugno 1994 proprio negli States. La squadra granata è carica e viaggia ancora sull’onda dell’entusiasmo per il successo in Coppa. Andrea Silenzi è l’eroe del momento. Dopo una stagione in chiaroscuro, salvata dalla doppietta dell’Olimpico, ha l’occasione per affermarsi definitivamente come un punto di riferimento dell’attacco. Non c’è più Walter Casagrande e Pato Aguilera è distratto da vicende personali e giudiziarie. La maglia da titolare è di Pennellone. A fargli da spalla giunge Benito Carbone di ritorno in granata dopo tre anni in prestito tra Reggina, Casertana ed Ascoli. In difesa arrivano Jarni e Angelo Gregucci, a centrocampo Osio e l’uruguayano Francescoli sostituiscono Scifo. Marco Osio, prodotto del vivaio di via Filadelfia, ma con una carriera di successi al Parma, deluderà le aspettative. Francescoli regalerà ancora qualche scampolo della sua classe.A Piacenza il Toro stravince. E’ netto il divario tra le due formazioni. Segnano proprio Carbone e Silenzi. La terza rete giunge ad opera di Paolino Poggi, specializzato nei gol lampo. Un sua caratteristica è sempre stata quella di segnare appena entrato in campo. Non si smentisce nemmeno in questa occasione. Subentra a Silenzi all’84’ e due minuti dopo va in rete.Nell’ambiente c’è euforia. Ad onor del vero, il calendario ha riservato un avversario abbordabile. Il Piacenza è al debutto assoluto nella massima serie ed è una squadra con soli giocatori italiani. Totò De Vitis ed un giovanissimo Marco Ferrante sono gli elementi più pericolosi della compagine biancorossa.Nel prosieguo del campionato, il Torino disputerà una stagione dignitosa, nonostante il presidente Goveani disponga di pochi liquidi. Mondonico è sempre alla guida della squadra e alla fine giungeranno le eliminazioni in Coppa delle Coppe nei quarti di finale ad opera dell'Arsenal e in Coppa Italia in semifinale dall'Ancona.
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